Una collezione di tavoli e un sistema di imbottiti definiscono gli spazi dell’abitare contemporaneo. Una sintesi di elementi contrapposti che trova soluzioni nella bellezza e nella semplicità

Tra i molti prodotti nuovi presentati da Arper durante l’ultima Milano Design Week, si scorge una direzione chiara verso l’ibridazione degli spazi e delle funzioni. Non è una strada difficile per un brand che ha ha fatto proprie le regole di un’estetica semplice e lineare, abbinata a finiture sartoriali. L’interpretazione della contemporaneità e del futuro si condensa nel concept The Project of Living, leit motiv del 2022. Prodotti versatili e sistemi dinamici, colori e texture che raccontano un lifestyle che mescola spontaneamente spazi e funzioni per aiutarci a dividerci in modo armonioso e ordinato tra lavoro e tempo libero.

In ascolto del cambiamento

Il compito del design adesso è mettersi in ascolto del cambiamento. Non solo delle aspettative e dei bisogni delle persone, ma anche delle nuove economie sostenibili. Benché sia scontato che un pensiero ecologico rientri in modo naturale all’interno dei processi progettuali e produttivi, meno scontato è ragionare in questi termini nell’ambito della ricerca formale. Come si dà forma alla complessità? Jonathan Levien è autore del sistema di imbottiti Shaal insieme a Nipa Doshi. Secondo lui la complessità è: “...la parte più eccitante del nostro lavoro, unire mondi e cercare di creare un ibrido tra universi differenti. Un altro aspetto importante è la necessità di approcciare il tema della sostenibilità seriamente. Arper è un’azienda molto impegnata a riguardo, vuole creare prodotti che siano davvero pensati in quest’ottica. Dal punto di vista progettuale, quindi, abbiamo provato a pensare a cosa sarebbe successo al divano Arper una volta giunto alla fine del suo ciclo di vita”.

Comfort ed ergonomia

Shaal è un sistema con un obiettivo preciso: portare il comfort e l’ergonomia all’interno di qualsiasi tipo di spazio. Il tema è stato risolto ragionando sulla struttura originale del sofà: una scocca rigida che contiene una parte morbida e accogliente. È un oggetto che gioca sulla continua contraddizione dei termini: è modulare ma sofisticato, adattabile ma solido, sostenibile ma prezioso. La ricerca di una sintesi convincente tra tante qualità diverse è uno dei compiti dei designer contemporanei. Levien e Doshi hanno lavorato un concept forte, che indirizza tutta la composizione verso l’idea di un nido confortevole e capace di adattarsi a misure e spazi diversi.

Ispirato agli origami

Il tema delle qualità contrapposte ha affascinato anche Peter Kunz, che per Arper ha disegnato la collezione di tavoli Aeeri. L’idea di partenza è il lavoro sulla monoscocca, la tecnica produttiva utilizzata per i metalli anche negli aerei e nelle carrozzerie delle automobili. Peter Kunz è un purista, ama semplificare. Il disegno di Aeeri quindi è semplicissimo, ispirato agli origami, e approfitta di tecnologie prese in prestito da settori tecnologici. Sottile come un disegno fatto a matita, il piano del tavolo diventa struttura semplicemente avvitando le gambe sul fondo del top. Cinque componenti d’acciaio leggeri e essenziali che danno stabilità e struttura a un prodotto che invece gode di un aspetto leggero, effimero.

Elegante, stabile, solido

Il tema della sostenibilità è affrontato utilizzando abilmente le risorse: solo quattro millimetri per il top e una generale idea di rigore nella selezione dei materiali (acciaio e legno). Spiega Peter Kunz: “Una volta arrivato all’idea della lamiera piegata che mi ha ispirato l’origami, dovevo perfezionare la tecnica della monoscocca. Ho creato diversi prototipi e, all’inizio, rendere il tavolo stabile e identificare i punti critici strutturali è stata una sfida. Ho lavorato con un fabbro e un ingegnere sui dettagli da rifinire con più precisione”. Il risultato è un prodotto elegante, inaspettate stabile e solido. Genericamente sostenibile perché pensato sui principi del rigore e della semplicità. La palette di colori e gli abbinamenti dei materiali sono ciò che definiscono la sua identità estetica e, quindi, la sua funzione finale negli ambienti più diversi.

Le foto del sofà Shaal sono di Salva Lopez, quelle del tavolo Aeeri di Alga Studio.