Look, touch, feel sono le parole con cui il designer Marcello Ziliani riassume la collezione. Linee essenziali nate per essere sempre attuali, materiali innovativi pensati per durare e nuove modalità di utilizzo per un’esperienza multisensoriale.

Non solo: Apice porta con sé tutte le innovazioni in tema di sostenibilità che Bossini ha messo in campo negli ultimi anni. Tutti i materiali utilizzati sono riciclabili e idonei all’uso in contatto con acqua potabile, dalle gomme termoplastiche alle parti in metallo e plastica. La riciclabilità dei materiali si estende oltre ai prodotti anche agli imballi, in cartone o in polimeri. In termini di risparmio idrico, tutti i prodotti vengono dotati o predisposti per l’utilizzo riduttori di portata, che va dai 9 ai 7 L/min a seconda dei prodotti e delle norme/paese.

Per la cromatura l’azienda si avvale di un innovativo processo che utilizza anche Cromo trivalente (Cromo III Etch Free), e quindi totalmente privo di Cromo esavalente, a partire dalla fase di mordenzatura. I tre impianti di cromatura operanti nei siti produttivi di Montichiari e Castendolo, certificati secondo le norme di Gestione Ambientale europee e il cui fabbisogno energetico è interamente soddisfatto da impianti di cogenerazione, rappresentano quanto di più evoluto e funzionale possa essere oggi realizzato a tale scopo. Gli accorgimenti adottati assicurano il pieno rispetto dell’ambiente, ottenuto grazie ad un sofisticato impianto di depurazione e riciclo delle acque a circuito chiuso – ovvero a scarico zero – e rispondendo contemporaneamente, all’esigenza di costante qualità del trattamento.

Se la sostenibilità è il presupposto, sono benessere e comfort gli obiettivi di Apice. Per questo motivo, nella collezione è centrale la dimensione polisensoriale legata all’acqua in cui anche il contatto diretto con la pelle diventa una sensazione che eleva un’azione quotidiana a momento di benessere. E per questo la superficie del diffusore è come una texture continua, morbida al tatto, composta da piccoli tronchi di piramide disposti ortogonalmente, così da rendere possibile, e desiderabile, un contatto molto più diretto con il corpo, quasi uno strumento di massaggio, ma anche di scrub, sia con che senza l’erogazione dell’acqua.