Il Ceppo di Gré scelto per Anima Liquida è una pietra molto connotata, con un forte impiego architetturale: è stata una scelta precisa anche questa?
“Come in ogni mio progetto, materia e opera sono legate in maniera quasi viscerale tanto che diviene impossibile stabilire una vera gerarchia. Anche in questo caso l’utilizzo del Ceppo di Gré, piuttosto che di un’altra pietra, è stata una scelta istintiva intimamente connessa all’atto creativo del progetto stesso. Lontana dalla pratica contemporanea attraverso cui il Ceppo di Gré, e più in generale la pietra naturale, viene utilizzata come pelle superficiale di rivestimento, Anima Liquida riscopre l’energia e la forza arcaica dell’elemento minerale che risiede nella sua totalità, nella sua massa, nella profondità della sua anima. Il fascino del Ceppo di Gré, usato a massello, risiede nel suo essere materia greve, primordiale, nella quale riverbera l’eco delle montagne dalle quali viene estratta e delle acque del lago d’Iseo nelle quali sprofonda. La materia lapidea, anche senza l’intervento dell’uomo, esprime un pensiero inequivocabile e in questa pietra così aspra e mutevole, ma allo stesso tempo elegante e sofisticata, riscopriamo la forza della roccia viva, della montagna silente e della sua ‘anima liquida’ ”.