Le tre linee d'acqua: challenge under 35, case study, sguardi di Alfonso Femia (55 euro, Edizioni Biennale)
Largo ai giovani (finalmente). Dalla Biennale dello Stretto, nata nel 2018 come luogo permanente di ricerca e confronto internazionale per cogliere le reali potenzialità di rilancio dell’area mediterranea, un volume che pubblica i risultati della Call to action rivolta agli architetti under 35 ai quali è stato chiesto di associare la parola acqua a un progetto.
A firmarlo, Alfonso Femia, ideatore e direttore artistico della Biennale dello Sretto e architetto che, con il suo studio, si occupa da sempre della relazione tra acqua e architettura.
Il titolo, “Le tre linee d’acqua”, ha una doppia chiave di lettura: da un lato si riferisce alle tre tipologie d’acqua (di piana, di crinale e di costa) che accomunano i territori di Sicilia e di Calabria che si affacciano sullo stretto di Messina. Ma rappresentano anche l’incontro tra l’acqua mediterranea con l’architettura, il paesaggio e l’arte.
Le tre linee d’acqua, dunque, come minimo comun denominatore per una riflessione contemporanea, aggiornata ai temi del clima.
A chi piacerà: a chi ha compreso che, per affrontare le emergenze di quest’epoca (una delle quali, importantissima, riguarda proprio l’acqua), occorre il contributo di tutti. Soprattutto dello sguardo fresco e vivace dei più giovani, in Italia spesso poco ascoltati, capaci di idee innovative e allo stesso tempo sostenibili.