Il Boa table di Stefan Diez per Hay
Nel 2015, Stefan Diez ha realizzato per Japan Creative – un’iniziativa mirata a promuovere le tecniche artigianali giapponesi grazie al design – una base per tavolo in fusti di bambù assemblabili senza strumenti grazie a particolari stringhe. L’idea di Soba, questo il nome del concept, era realizzare un elemento (da consegnare flat-pack per risparmiare costi in sede di logistica) in grado di accogliere qualsiasi piano.
“Non divenne mai un prodotto”, ci ha raccontato Stefan Diez durante il lancio di Boa allo showroom di Hay in occasione di 3daysofdesign. “Il bambù si deteriorava, non funzionava. L’idea però rimaneva assolutamente valida”.
Da quella idea, infatti, nasce il Boa Table per Hay, che ne è la trasposizione industriale.
Si tratta di un tavolo da conferenze di lunghezza variabile dai 280 ai 450 cm con un telaio tubolare leggerissimo ma con un diametro importante (come era quello delle canne di bambù) realizzato in alluminio Hydro CIRCAL, (ottenuto per il 75% da scarti post-consumo riciclati), estruso in Danimarca utilizzando energia rinnovabile.
I tubi – che vengono consegnati flat-pack – , si assemblano cliccandosi l’uno dentro l’altro formando un trespolo: che contiene tutto il cable management ed è in grado di accogliere qualsiasi tipo di piano.
Anche in questo dettaglio si concentra la sostenibilità del concept.
“L’idea è che Hay venda la base e che poi, ovunque si sia nel mondo, ci si adagi sopra un top acquistato o realizzato localmente”, spiega Stefan Diez. La spedizione del piano – soprattutto per tavoli di queste dimensioni – è infatti un dettaglio importante da tenere presente a livello di impatto ambientale.