Un progetto di Isay Weinfeld con Portobello, Casone Group, Mapei e Pietra Serena Group. Cortile d’Onore - Università degli Studi di Milano

Attraverso libere connessioni creative, interpretate come chiave per approcciare un futuro di rigenerazione, Isay Weinfeld ci racconta di sé, delle cose che gli piacciono nella vita e della sua visione del mondo.

Isay Weinfeld. Ph. Alexandre Charro

Adagiata nel Cortile d’Onore, l’installazione progettata da Isay Weinfeld e realizzata con una serie di partner, tra cui PortobelloCasone Group e Mapei, ha l’aspetto di un’essenziale scatola in legno intonacata di nero. Ma all’interno racchiude un mondo denso di suggestioni che richiamano connessioni creative tra arti visive, cinema, musica, danza, teatro, letteratura e architettura, riannodando i fili di una personale narrazione.

"Ho estrapolato dal mio coté affettivo, sensoriale e plastico dei ricordi una selezione di pezzi che nel corso degli anni mi hanno dato ispirazione, riflessione, divertimento, nostalgia, gioia”, spiega l’architetto brasiliano. "Mi piace ora condividerli, come invito e stimolo per i visitatori a disegnare liberamente le proprie relazioni. Un modo per incoraggiare una creatività proiettata verso un futuro di rigenerazione".

22 pannelli alti tre metri di geometrie differenti, composti come fondali fronte-retro rivestiti in materiali e colori polifonici, in cui sono ricavate nicchie espositive accese da una luce ben calibrata, sono bastati per dare vita a un percorso immersivo ed esperienziale fuori dagli schemi.