Milano Makers festeggia i suoi primi 10 anni di attività nella promozione della cultura dell’autoproduzione con una mostra che pone l’accento su nuove proposte progettuali, in cui la sostenibilità è il valore trainante per una nuova qualità della vita.
Da sinistra: Franco Raggi, Maria Christina Hamel, Cesare Castelli
Allestita su progetto di Franco Raggi e collocata nella cornice del sottoportico del Cortile d’Onore, la mostra a cura di Maria Christina Hamel, con coordinamento di Cesare Castelli per Milano Makers (MiMa), celebra i primi 10 anni di attività dell’associazione culturale nella diffusione e promozione delle autoproduzioni, ponendo l’accento su nuove proposte progettuali, materiche e funzionali, in cui la sostenibilità è il valore guida per una nuova qualità della vita.
Le 5 keyword che da sempre guidano il lavoro del MiMa – Inclusione, Economia Circolare, Sostenibilità Ambientale, Education, Estetica – si declinano in altrettante sezioni dell’esposizione in equilibrio fra arte e design. "Le opere e i prodotti selezionati ben rappresentano il mix generazionale, con una forte componente femminile, che da sempre contraddistingue le manifestazioni di Milano Makers, dove inclusione significa anche accostare il lavoro di alcuni fra i più noti designer italiani a quello di esordienti e/o talentuosi maker poco conosciuti al grande pubblico", spiegano i curatori.
Tra i talenti che partecipano a Strutture Leggere per Pensieri Concreti, l’artista portoghese Flavia Freixa, la giovanissima Fabiola Pignatelli, l’architetto Pietro Gaeta, l’architetto Ezio Colombrino, ma anche Bruno Gregory, Denis Santachiara, Cinzia Ruggeri, Maria Christina Hamel e lo stesso Franco Raggi.