LEGGI: GIORGIA MOLAJONI DI ENI-PLENITUDE: SCOPRIRE L'ENERGIA DEL FUTURO GIOCANDO

La risposta di CRA - Carlo Ratti Associati e Italo Rota su questo punto è chiara: chi si occupa di energia ha il dovere di portare alla gente portare messaggi seri, corretti, scientificamente provati. E farlo in una modalità che stimola la comprensione intelletuale e la memoria: cioè quella del fare. Meglio se accompagnata da un tono di voce ludico.

È esattamente questo che fa Feeling the Energy, l'installazione che durante il FuoriSalone 2022 ha occupato gli spazi dell'Orto Botanico di Brera (fino al 13 giugno incluso) e che è, di fatto, una rappresentazione fisica della vision di Eni-Plenitude sul tema dell'energia rinnovabile.

Un parco energetico in cui imparare tutto sull'energia, giocando

Feeling the Energy è una sorta di parco energetico , composto da un tubo di rame antibatterico prodotto da KME lungo quasi 500 metri che si snoda attraverso i sentieri dell’Orto Botanico di Brera. In pratica, una riproduzione su piccola scala di reti energetiche - cittadine, nazionali e/o continentali - composte da un’infrastruttura energetica autosufficiente, con i vari punti del percorso connessi in una microrete. Attraversando il percorso, al visitatore vengono proposte diverse attività ludiche (suonare uno speciale xilofono, toccare il vapore, passeggiare attraverso un'orchestra nella natura, muovere una girandola...): azioni semplici che però diventano altrettanti modi per scoprire le molteplici forme della produzione e del consumo di energia sostenibile. Il legame che esiste tra tutte le sei sezioni dell'installazione rende poi evidente il concetto di interdipendenza, che dal punto di vista simbolico spiega anche le dinamiche di distribuzione energetica e le possibilità di fare scelte che modificano veramente il futuro.

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Cover photo su desktop di Marco Beck Peccoz (da ArchDaily). Tutte le altre: Saverio Lombardi Vallauri