Tra biofilia e design parametrico, GG-loop esplora l’archetipo del rifugio primordiale, per riflettere sulle origini dell’architettura e sul rapporto antropologico tra l’uomo e l’ambiente naturale, come fondamento della necessaria rigenerazione del pianeta.
Giacomo Garziano Ph. Jan Willem Kaldenbach
Echinoidea è un guscio modulare in legno dall’ingombro di 6 x 6 x 6 m, che offre ai visitatori un’esperienza contemplativa, avvolgente, di rifugio nel proprio bozzolo, consentendo loro di avere una prospettiva diversa del Cortile dell’Università degli Studi, arricchita da privacy e protezione. “È l’interpretazione di uno spazio naturale, organico, la cui funzione è quella arcaica di riparo che trova ispirazione nella specie acquatica dei ricci di mare, o Echinoidea, estremamente importante per la comprensione del nostro ecosistema, perché supporta la valutazione dell’acidificazione generale degli oceani, delle temperature e degli impatti ecologici”, spiega Giacomo Garziano, che con GG-loop firma l’installazione realizzata da Rubner Haus.
“La particolare simmetria bilaterale dell’animale è stata adottata nel nostro approccio di biomimetica e restituita in un processo di fabbricazione ottimizzato, essendo il design del padiglione composto di parti identiche di louvers in legno. L’intento è di ridurre i tempi di costruzione e gli sprechi, portando a zero l’impronta ecologica della struttura”, continua Garziano. Questo approccio biofilico e rigenerativo è declinato sul piano tecnico con un sistema parametrico composto di 1 km di travi di legno che rende il padiglione flessibile, facile da montare, altamente sostenibile e riciclabile.