Una proposta innovativa per le nuove modalità di lavoro, uno spazio per connettersi fisicamente e digitalmente, una navicella dalla morbida forma di fiore. È tutto questo e molto di più l’installazione di Zaha Hadid Architects.
Michele Pasca di Magliano. Credits Ph. courtesy ZHA
Alis, una delle prime installazioni che si presentano nel Cortile d’Onore, è un volume dalla linea organica ispirata a un’orchidea, nato dalla collaborazione tra Zaha Hadid Architects e Tecno. Svelato in anteprima mondiale alla Biennale Architettura 2021, il progetto è un luogo di incontro contemporaneo, un meeting pod che ridefinisce il concetto di interazione sociale offrendo una postazione all’avanguardia, altamente performante.
Il design dalla forte identità non preclude la sua adattabilità: Alis, infatti, costituita da moduli in acciaio o alluminio e vetro, è una sala riunioni facile da inserire in qualsiasi tipologia di luogo, dagli uffici agli aeroporti, sia all’interno che all’esterno.
"Una visione ambiziosa ha spinto Tecno a creare quello che io chiamo un Villaggio”, dice Giuliano Mosconi, presidente Tecno Spa. "La bellezza di ispirare, connettere e riunire le persone guida la nostra azienda verso un futuro innovativo. Il nostro impegno nella collaborazione con la comunità del design racconta la nostra storia di leadership in spazi di lavoro sostenibili ed efficienti per tutti".