Accade spesso, quando si è di fronte a una mostra molto ricca di contenuti e di stimoli visivi e sensoriali, di perdere il senso del tutto: ossia di divertirsi nella sperimentazione delle singole offerte progettuali, godendo delle visioni che offrono individualmente, dimenticandosi del filo conduttore e del pensiero che le ha originate.
Chi visita Interni Design Re-Generation, con le sue oltre 45 installazioni, corre questo rischio. Per questo, a uso del visitatore, abbiamo compilato un vademecum che lo aiuterà a collegare tutte le installazioni al concept che ha dato origine alla ricerca collettiva, ideato da INTERNI.
Cosa vuol dire Design Re-Generation
La parola Re-Generation ha tanti significati.
È un atto di trasformazione: sociale, morale, psicologico.
È un rinnovamento fisico o fisiologico, cioè la riproduzione di elementi intaccati da un evento traumatico in un soggetto biologico, dall’animale all’uomo a qualsiasi forma di vita vegetale.
La Re-Generation è nuova vita o linfa vitale che attiva una trasformazione, è l’essenza dell’economia circolare, è una possibile medicina per il nostro pianeta malato.
Cos’è allora la Design Re-Generation? In che modo il design, con il suo approccio di ricerca a cavallo tra tecnologia e human factors, può portare a quella ri-nascita e trasformazione di cui il pianeta (e noi con lui) ha così disperatamente bisogno?
È questa la domanda che INTERNI ha posto ai progettisti e alle aziende nello sviluppo di INTERNI Design Re-Generation. Ecco le loro risposte, raccontate attraverso alcune delle installazioni.
La Design Re-Generation nelle installazioni dei co-producer
Nella House of Progress di Audi, a The Medelan in Piazza Cordusio, la ri-generazione verrà raccontata attraverso una rappresentazione fisica dei concetti chiave del brand in tema di mobilità: cioè non più automobili per il singolo utente ma vetture da condividere e vivere come luoghi di esperienza di socialità nella mobilità.
All’Orto Botanico di Brera, Carlo Ratti e Italo Rota hanno invece interpretato il tema della Re-Generation per parlare di energia rinnovabile attraverso un parco giochi interattivo realizzato per Plenitude, Feeling the Energy. Un luogo in cui grandi e piccini possono, divertendosi, acquisire una conoscenza pratica dell’ambiente, dei materiali e di come produrre energia pulita.
Nel cortile centrale dell’Università degli Studi di Milano, Michele De Lucchi ha realizzato per Whirlpool Sidereal Station, una grande torre proiettata verso l’infinito, metafora di una riflessione sulla vita che è anche un viaggio: entrando nei suoi spazi, infatti, si vivrà un’esperienza multisensoriale che porterà a una nuova dimensione del vivere.
La Re-Generation come percorso di ricerca
Perdersi, per ritrovarsi. Torna l’antico mantra che ha dato vita a migliaia di soluzioni architettoniche e urbanistiche: camminare, percorrere uno spazio in lunghezza o in altezza e arrivare a una nuova prospettiva: su noi stessi e sul mondo.
Non è un caso che ben tre installazioni propongano il labirinto come metafora per la ri-generazione
- Piero Lissoni con Amazon : The A-Maze garden
- Raffaello Galiotto con Nardi : Labyrinth Garden
- Michele Pasca di Magliano di Zaha Hadid Studio con Tecno: Alis
La Re-Generation come esperienza
Provare sulla propria pelle il significato della trasformazione: attraverso esperienze immersive, proponendo percezioni di paesaggi tecnologici, cercando un equilibrio tra situazioni in apparente contraddizione.
Per alcuni progettisti, la Ri-Generazione diventa scoperta sensoriale, momento di ricerca personale che, partendo dalle sensazioni fisiche, porta a una nuova coscienza.
- Deutsche Telekom Design Team con Studio Layer: Fractal
- Filippo Taidelli con Fujifilm: Breath Reflection as Human Connection
La Re-Generation come passaggio dalla materia alla forma
Saranno senza dubbio i materiali, sempre più performanti e progettati, a trasformare in chiave sostenibile il nostro abitare. È un passaggio che vede la tecnologia in prima linea: per sfruttare al meglio quello che abbiamo, ridurre al minimo gli scarti, riutilizzare laddove possibile e preferibile. E alla fine quello di cui potremo godere sarà una casa sempre accogliente ma veramente green
- Giacomo Garziano con RubnerHaus: Echinoidea, Biophilic Pavilion
- Benedetta Tagliabue con Ahec: Perpetuum Mobile
- Diego Grandi con Saib: Nuova Mineralia
La Re-Generation attraverso la purezza dell’acqua
Fonte di vita e risorsa finita, l’acqua viene utilizzata da alcuni progettisti e aziende come metafora di unione tra elementi diversi: perché è chiaro che la trasformazione sostenibile non si costruirà mai in una torre d’avorio ma attraverso un pensiero liquido, in grado di accogliere il diverso.
- Cobalto Studio con Roca: Influence
- Elena Salmistraro con Guglielmi: La Voce di Idra
- Piero Lissoni con Sanlorenzo: Fabbrica
La Re-Generation tra passato e presente
È innegabile che per trovare soluzioni sostenibili oggi si debba spesso ricorrere alla riscoperta di tecniche, tecnologie e modalità di progettazione e costruzione che affondano le radici nella nostra storia. Perché non è vero che tutto è già stato detto ma molto è sicuramente stato fatto: rivisitarlo e interpretarlo alla luce delle necessità di oggi è uno dei compiti fondamentali di chi progetta
- Jacopo Foggini con Beton Eisack: Phoenix
- Antonio Marras con De Castelli: I Giganti
- Isay Weinfeld con Portobello, Casone e Mapei: Supercalifragiliexpialidocious
La Re-Generation come espressione della materia
La rigenerazione dello spirito attraverso la trasformazione della materia: nelle mani di chi li lavora con sapienza e attenzione, tramandando un know-how secolare, e nella mente di chi progetta esperienze spettacolari da vivere sulla propria pelle
- Ron Arad con Citco: Love Song
- Bruno Simoes con Apex: Poesia Do Cotidiano
- Alessandro Scandurra con iGuzzini: Life