Una rigorosa architettura, rivestita da pannellature in materiali sostenibili, racchiude una morbida scultura in lana di vetro

CORTILE D’ONORE, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO - La torre a pianta esagonale racchiude una morbida scultura in lana di vetro. Un contrastante accostamento di materiali naturali e riciclati che parla di sperimentazione e innovazione.

La rigorosa struttura esagonale progettata da Marco Piva accoglie e racchiude una scultura in lana di vetro dai contorni morbidi e non definiti, a simboleggiare “una nuvola di pensieri creativi”.

I filamenti materici catturano luci e sfumature dalla parte superiore della torre, perimetrata da led di colori diversi. Dei sei lati della torre, due presentano un rivestimento materico, due sono trasparenti e, come finestre sospese, svelano ciò che sta dentro il volume di vetro; due sono invece pareti ledwall su cui scorre il racconto della produzione di Saint-Gobain.

I materiali costituiscono l’anima di un progetto costruttivo, ne definiscono l’espressione, la tecnologia e quindi la realizzabilità.

“Un mix di ingredienti naturali e riciclati”, spiega il progettista, “che genera materiali innovativi in grado di rispondere alle sfide del futuro, soddisfacendo le esigenze del presente”.

I sei pannelli plurimaterici che rivestono la struttura metallica della torre esagonale alta 5 metri racchiudono una scultura in lana di vetro. Un contrasto formale tra il rigore esteriore e la morbidezza interna, per mostrare l’essenza di materiali sostenibili, alla base della progettazione innovativa e della visione di Saint-Gobain.