Terrazzamenti e stratificazioni, pareti vetrate e piscina a sfioro. Tra incastri e sbalzi, dicotomie e assonanze, Villa Lea è stata plasmata dallo Studio Donizelli per mimetizzarsi e al contempo aprirsi al paesaggio della Costa Azzurra

Innestata su un terreno di 4.500 mq che si sviluppa su una serie di terrazzamenti arricchiti da una fitta vegetazione mediterranea, Villa Lea, progettata dallo Studio Donizelli, fronteggia le splendide insenature della Costa Azzurra in prossimità di Monte Carlo, visibile dal giardino e dalle enormi vetrate della residenza che offrono una visuale panoramica sul golfo.

La morfologia della villa plasmata dalla roccia

Il rapporto tra interno ed esterno, sviluppato per raggiungere unarmonica integrazione con il paesaggio, è alla base del progetto curato dai due architetti Massimo e Marco Donizelli dell’omonimo studio milanese. Affiancata da tre dependence, la morfologia della casa padronale risulta infatti plasmata dalla parete rocciosa su cui si innesta. Lo sperone di puddinga avvolge l’edificio dall’alto verso il basso ed è utilizzato come un basamento grezzo corrispondente a una porzione del piano terreno, sul quale poggiano il primo e il secondo livello.

Tra dicotomie e assonanze

Dalla configurazione scultorea che distingue la residenza emergono affascinanti dicotomie; a spiccare quella tra naturale e artificiale, tra il profilo casuale (non lavorato) della roccia e la geometria rigorosa del volume contemporaneo. Non mancano però le assonanze, tra le linee marcate dei terrazzamenti e gli spigoli netti delledificio, tra i colori puri dell’involucro e i parapetti in vetro trasparente, in contrasto con listelli metallici dei frangisole.

Gli spazi in e outdoor: dal tetto-terrazzo al living fino al giardino zen

Il grande tetto-terrazzo, come fosse un salotto en plein air allestito con un tavolo Baxter e divani di Paola Lenti, definisce la sommità di Villa Lea e accoglie l’ingresso dalla strada. Laccesso all’abitazione può avvenire tramite l’ascensore panoramico o attraverso una scala esterna, che segue la sagoma dell’edificio e porta al piano primo. Qui, la zona giorno, caratterizzata dalla presenza materica, grezza e ancestrale delle rocce, è composta da una sala da biliardo, una cantina vini e da un patio con giardino zen in miniatura, oltre al living di 150 mq arredato con sedute Knoll e poltroncine outdoor B&B Italia, a una stanza per la preparazione professionale dei cibi e alla grande cucina.

La cucina configurata come l’archittetura

Il layout della cucina richiama la cifra stilistica della villa. L’isola centrale è infatti caratterizzata da elementi posti su differenti piani, incastrati tra loro, come il blocco in marmo che si innesta sul volume chiaro con piano di lavoro a sbalzo, realizzato in pietra sintetizzata Lapitec, nella nuance Bianco Polare e finitura Satin.

Il dualismo della pietra sinterizzata

La scelta della pietra sinterizzata per realizzare la cucina conferma il dualismo ricercato da Studio Donzelli nell’intero progetto abitativo: all’anima tecnologica ad alte prestazioni (risultato di un processo produttivo coperto da 25 brevetti) abbina infatti l’estetica naturale del marmo. Come top e come rivestimento dell’isola, Lapitec garantisce la massima robustezza e durabilità, grazie alla superficie priva di pori (quindi inassorbente e perfettamente igienica) e alla resistenza a graffi, urti, temperature, raggi UV, prodotti chimici e acidi.

Le vetrate espongono al paesaggio, per farsi bozzolo la sera

Incorniciate da sottili serramenti, le vetrate a tutta altezza realizzate da Sky-Frame costituiscono l’unico elemento che separa le aree living e cucina dalla terrazza. Come membrane trasparenti ed evanescenti, quando sono aperte danno origine a uno spazio fluido, facilmente fruibile, completamente orientato allesposizione verso l’orizzonte; quando sono chiuse creano invece una sensazione di riparo, trasformando gli ampi spazi in una sorta di rifugio contemporaneo scaldato da un’illuminazione avvolgente. Lo stesso layout si ripete al livello superiore, dedicato alla zona notte, dove si trovano l’ampia suite padronale, due bagni, due cabine armadio e uno studio privato.

Benessere, ospitalità e intrattenimento

Al livello 0, parzialmente interrato, sono state ricavate due camere con bagno dedicate agli ospiti, la sala cinema, la spa, completa di idromassaggio, Hammam e doccia emozionale, una palestra, un locale pilates e una pool house con cucina e living, direttamente affacciata sulla grande piscina esterna, dotata di postazioni idromassaggio.

La piscina a sfioro affacciata sulla baia

Circondata dalla lussureggiante vegetazione del giardino, la piscina a sfioro è allestita con numerosi angoli conversazione, relax o dining ed è costellata, sul perimetro, da piccoli spot luminosi incassati nella pavimentazione. L’illuminazione sviluppata da Zumtobel è prevista anche al suo interno, grazie a corpi illuminanti con cromoterapia funzionanti durante le ore serali e notturne, che ne enfatizzano i rivestimenti di colore scuro, in contrasto con la pavimentazione scelta in tonalità beige.

Il fascino perturbante del rivestimento scuro

La vasca è interamente rivestita in Lapitec, nella nuance Terra Ebano e finitura Vesuvio, qui sapientemente lavorato dall’azienda Freri e Brignoli per sfruttare appieno le potenzialità del materiale. Alta lavorabilità, riduzione della tensione e formato XXL hanno infatti consentito di ridurre al minimo i segni di giunzione (più soggetti a manutenzione) e realizzare gradinate curvilinee ed elementi a taglio 45 gradi.