La natura e la potenza del suono sono al centro del nuovo progetto di Sou Fujimoto a Budapest: 9000 metri quadrati e una cupola sonora emisferica per un'esperienza immersiva nell'architettura

House of Music, nel parco cittadino di Budapest, è un progetto architettonico ambizioso firmato da Sou Fujimoto. Fa parte degli edifici compresi nel più grande sviluppo culturale d’Europa, il Liget Budapest Project che vuole trasformare l’esperienza culturale della città, creando opportunità di svago e aree verdi, mettendo in scena l’esperienza della musica attraverso l’interazione tra natura, suono e luce.

Musica a 360 gradi

Su una superficie di 9.000 mq, il building comprende sale da concerto, spazi espositivi e un palcoscenico all’aperto. A piano terra, due sale per gli spettacoli, mentre il piano superiore comprende aule, biblioteca e spazi per uffici. Nel basement, spazi espositivi dedicati alla storia della musica europea e ungherese. House of Music ha in calendario un’ampia programmazione di musica dal vivo di ogni genere, dalla classica al pop, al folk, al jazz, cui si aggiungeranno esposizioni e programmi didattici dedicati a chi voglia sperimentare la musica.

Un'esperienza immersiva

L'iconica cupola sonora emisferica è ispirata dal compositore Karlheinz Stockhausen, noto per aver creato la prima esperienza uditiva 3D sotto forma di una sala da concerto sferica all'Esposizione Universale del 1970 a Osaka, in Giappone: progettata per un’esperienza immersiva, permette a 60 visitatori di godere dell’audio surround a 360 gradi, emesso da 31 altoparlanti che creano pareti sonore simili a un ologramma.

Camminare sotto le fronde degli alberi

Paesaggio, architettura e allestimento: House of Music elimina i confini, creando un ambiente fluido in cui tutto comunica ed è in armonia con il resto. La copertura è costituita da un tetto ondulato intervallato da aperture di dimensioni variabili simili a crateri che rappresentano le onde sonore provocate dalla vibrazione di un oggetto. Sono oltre 100 i fori che consentono agli alberi di passarvi attraverso, incanalando la luce fino ai livelli sottostanti dell’edificio: un’atmosfera unica che lascia ai visitatori la percezione di camminare sotto le fronde.

Decorazioni inedite

Oltre 30.000 foglie d’albero sono incastonate nel controsoffitto e fissate in una struttura in acciaio composta da mille elementi a nido d’ape, una decorazione inedita che crea inaspettati riflessi a pavimento. Per le superfici interne è stata scelta una soluzione lucida, elegante e dal pregio marmoreo: Lixio+ di Ideal Work, rivestimento cementizio che riprende l’antica tradizione del pavimento alla veneziana, scelto in tre diverse varianti di colore. In continuità con le superfici interne, gli esterni sono stati rivestiti con Sassoitalia, pavimentazione che rievoca la grande tradizione italiana del sasso lavato, ideale in contesti storici e naturali.

Un progetto green

Se il legame con la natura è forte, lo è anche quello con la sostenibilità: sono state installate 120 pompe di calore a 100 metri di profondità per fornire energia geotermica, mentre la residua richiesta di energia elettrica proviene da fonti rinnovabili. Il sistema di raffrescamento è a lunga distanza e in estate cattura energia dalla capacità in eccesso della vicina pista di pattinaggio su ghiaccio. Questi sistemi hanno permesso al building di ottenere la certificazione BREEAM.

Photos: Mihály Nagy