Per celebrare i 160 anni di storia di Poste Italiane, Franco Maria Ricci Editore ristampa il volume LE BELLE POSTE. Palazzi storici delle Poste Italiane del 1996

Sontuosi nel portamento e popolari nella funzione, i palazzi delle poste italiane sono punti di riferimento distribuiti sul territorio nazionale che ancora oggi raccontano di un Paese unito e unificato.

Da quello di Napoli a quello di Milano, passando per Lecce o Grosseto, Alessandria o Salerno, entrarvi stimola sempre quella sensazione di maestosa autorevolezza, come si stesse varcando la soglia di banche di informazioni (o database, dette in modo contemporaneo) fisiche: quante lettere sono state spedite e ricevute, quanti amori, quante infelici notizie e quanti accordi di potere sono state di passaggio?

Per celebrare i 160 anni di poste italiane Franco Maria Ricci Editore ha scelto di ristampare il volume a essi dedicato e pubblicato per la prima volta nel 1996: una raccolta di schede tecniche, immagini e approfondimenti accompagnati da schizzi, bozze, disegni e scatti realizzati da fotografi d’eccellenza del calibro di Luciano Romano, Giovanni Ricci-Novara e Massimo Listri.

In quella che può essere a tutti gli effetti definita una rassegna (il volume dedica infatti ampio spazio a ognuno dei palazzi delle poste italiane di tutto lo Stivale) LE BELLE POSTE. Palazzi storici delle Poste Italiane traccia una nitida immagine di come questi edifici dall’indiscutibile testimonianza storica siano tuttora non solo belli esteticamente, ma anche simbolo parlante di un’epoca.

Spesso opere d’autore, nelle loro più diverse declinazioni artistiche e strutturali hanno rappresentato negli anni la trasformazione che il nostro Paese ha vissuto tra la fine dell’Ottocento e il secondo Dopo Guerra. Anche dal punto di vista della cultura architettonica italiana hanno contribuito a delineare il contorno di una inedita modernità italiana: soprattutto dagli anni ’30 del Novecento, quando la nascita e lo sviluppo dello stile Razionalista provocò la contrapposizione tra istanze tradizionaliste, reazionarie e moderne.

Senza dimenticare l’immenso ruolo sociale che hanno, di generazione in generazione, incarnato: "Ci vediamo alle Poste" è una frase ormai cult, forse decaduta con l’avvento degli smartphone, ma che perfettamente racconta l’influenza di questi edifici nella vita di ogni cittadino italiano.

LE BELLE POSTE. Palazzi storici delle Poste Italiane è disponibile nella nuova edizione dal 15 giugno 2022, è aperto dall’introduzione della presidente di Poste Italiane Maria Bianca Farina, e accompagnato nella sua stesura dai saggi degli studiosi Giuseppe Strappa e Giorgio Di Giorgio.