L’installazione vuole re-interpretare il rapporto tra uomo, natura e paesaggio ed il dialogo con l’acqua, elemento fondamentale per tutti gli esseri viventi del nostro pianeta

Nell’ambito di Orticolario 2023, evento autunnale di riferimento per il mondo del giardino e del paesaggio, che si è tenuto dal 29 settembre al primo ottobre a Villa Erba a Cernobbio, Roberta Filippini (Roberta Studio) e Benedetta Scarella (ConceptCB) assieme a Paolo Michieli hanno concepito e realizzato una installazione dal titolo Swamp Synthesis.

Swamp Synthesis, è la rivisitazione in chiave contemporanea della palude, uno dei paesaggi d’acqua per antonomasia; luogo ancestrale che raccoglie e sviluppa la biodiversità, viene re-interpretato, diventando uno spazio-giardino che ospita nuovi scenari e composizioni di vegetazione.

Il concetto del progetto sta nel non fermarsi a imitare un ecosistema che si genera e rigenera, ma rappresentare una “situazione ambientale” che si trasforma attraverso l’azione umana e si percepisce con il cambio del colore dell’acqua.

L’uranina, colorante verde a composizione biologica assolutamente atossico per la flora e la fauna, solitamente usato dai biologi marini e dagli speleologi per individuare i flussi d’acqua, viene qui utilizzato in chiave scenografica per riflettere la luce naturale di giorno e per ottenere, di sera, un effetto straordinario attraverso i raggi UV delle luci speciali, che rendono l’acqua verde fluorescente e la vegetazione di un suggestivo blu.

Questo risultato è stato ottenuto grazie alla sapiente progettazione di Andrea Ambrogio Mazza per Flux CS, che ha permesso di modificare la percezione del paesaggio tra il giorno e la notte attraverso la scelta e la disposizione degli apparecchi d’illuminazione.

L’installazione, costituita da uno specchio d’acqua, all’interno del quale convivono piante acquatiche (Lemna minor, Nymphaea “Islamorada”, Colocasia esculenta “Tea Cup”, Colocasia eclusenta “Black coral”, Thalia geniculata “Red Stem”, Baumea rubiginosa “Variegata”, Canna tuerckheimii, Cyperus Papyrus) e vegetazione aerea, la Tillandsia usneoides, ha una forma fluida e, grazie ad una pedana che l’attraversa, realizzata con piastrelle in gres porcellanato di Cotto D’Este collezione Pura vuole stimolare lo spettatore a entrare e percorrere lo specchio d’acqua immergendosi in un tassello di natura ricco di biodiversità.

Chi percorre il sentiero nella scura foresta di bamboo che incornicia la palude viene guidato dalla luce degli apparecchi dalla forte connotazione minimal della collezione Shanghai di Giuseppe Maurizio Scutellà per Platek. Le aree sosta vengono poi completate grazie al posizionamento delle sedute di Cotto D’Este realizzate attraverso l’utilizzo di Advantage Skin, l’inedito effetto pietra che ibrida alcune tra le più suggestive texture minerali presenti in natura.

L’installazione ha vinto il Premio Villa Carlotta, per la valorizzazione dell’arte in giardino, dove natura e ingegno umano convivono armoniosamente.