Gli edifici architettonici che verranno completati nel 2023 sono numerosi e portano la firma di alcuni dei più importanti studi di progettazione a livello internazionale. Da Milano a Bolzano, ecco quali architetture non perdere nel 2023 in Italia

Le architetture da non perdere nel 2023 rispondono, si può dire, a un unico importante filone, o meglio, maxi-contenitore, che accomuna tutti gli edifici architettonici che verranno completati quest'anno in Italia: la progettazione di luoghi e strutture che sappiano rispondere al rientrato desiderio di comunità.

Un tipo di approccio all'architettura che promette di non fermarsi all'estetica e al tecnicismo, ma che interviene per contribuire, migliorare, implementare le abitudini di vita volte alla collettività dei cittadini di tutto il mondo. A partire dall'intensa relazione instaurata con la natura, che torna con ogni progetto.

Dagli appuntamenti più attesi e tipicamente urbani - come il completamento dell'Headquarter del Gruppo Unipol a Milano, a cura dello studio Mario Cucinella Architects -, alle strutture architettoniche di tutt'altro carattere immerse in paesaggi verdi, come l'hospice pediatrico progettato a Bologna da Renzo Piano Building Workshop - le date e gli indirizzi da segnarsi nel 2023 sono molteplici.

Abbiamo raccolto 7 architetture da che inaugurano nel 2023, in una primordiale lista che aggiorneremo accuratamente con ulteriori novità durante i prossimi mesi.

La Fabbrica del Futuro di San Pellegrino Terme, BIG Architects

Inaugurazione prevista: primavera 2023

A firma dello studio danese BIG Architects la Fabbrica del Futuro di San Pellegrino è pensata come la nuova casa del Gruppo, che coinvolge i territori di San Pellegrino Terme e Zogno.

Si tratta di un appuntamento piuttosto atteso (l'avvio dei lavori è datato 2019 e la prima proposta di progetto 2016), in quanto si preannuncia essere una struttura in grado di raccontare la storia e il patrimonio dell'azienda, con un profilo architettonico decisamente intrigante.

In primis, perché promette di integrarsi perfettamente con il paesaggio e la tradizione stilistica della Val Brembana, seppur non rinunciando a un mood contemporaneo e immersivo. E poi, perché le anticipazioni raccontano di curve evocative del dolce saliscendi delle montagne e dei ponti della zona. La Fabbrica del Futuro nasce anche dal desiderio di stabilire un legame virtuoso con le comunità locali.

Torre UniPol Milano, Mario Cucinella Architects

Inaugurazione prevista: primavera 2023

È la più recente new entry del quartiere di Porta Nuova, a Milano. Durante la pandemia sono apparsi i primi cenni di scheletro strutturale e nel 2023 verrà completato: si tratta del nuovo headquarter del Gruppo Unipol, un edificio ellittico di 124m con progettazione bioclimatica in grado di isolare l’edificio in inverno e limitarne il surriscaldamento estivo, a firma di Mario Cucinella Architects.

L'idea alla base della Torre Unipol di Milano è quella di creare una connessione intima tra le persone che la vivono, le attività che vengono svolte al suo interno, e l'ambiente circostante.

La doppia pelle della facciata rappresenta l’elemento che trasforma l'edificio in un organismo in continuo scambio con l’esterno, un intreccio di rami ordinati che interagiscono mediante luce ed aria. Per questo è stata definita architettura sensoriale.

Mutti Canteen a Parma, CRA - Carlo Ratti Associati con Italo Rota

Inaugurazione prevista: autunno 2023

All'interno di un più strutturato piano di progettazione costituito da differenti complessi architettonici realizzati per Mutti, lo studio di Carlo Ratti insieme con Italo Rota presenteranno verso fine anno il Mutti Canteen.

Un edificio immerso nelle campagne parmensi, che, ancora una volta, si inserisce in totale armonia con il territorio circostante: la struttura vista dall'alto appare come una tessera di puzzle (in questo caso il verde dei prati tutt'intorno), leggermente sollevata da terra. Questo effetto ottico è stato fortemente voluto dagli architetti che spiegano di essere partiti dalla più primordiale delle concezioni: dare all'edificio la semplice apparenza di un pezzo di prato ritagliato e ri-posizionato nel luogo originale, solo leggermente più in alto. Al di sotto, come protetta dal verde, la mensa.

A ispirare il progetto è la tradizione agricola locale, con cui Mutti ha instaurato un forte legame lungo l'intero percorso della sua storia. Da qui, la volontà di donare ai dipendenti ma anche ai clienti esterni in visita, un luogo dove fruire di pasti genuini, a stretto contatto con la natura e il territorio.

MIND a Milano, Mario Cucinella Architects

Inaugurazione prevista: fine 2023

Mario Cucinella Architects sta lavorando anche a un secondo progetto milanese: la seconda vita dell'immenso spazio MIND, che abbiamo conosciuto in prima istanza in occasione di Expo2015.

L'esposizione universale di qualche anno fa rivivrà nel progetto di riqualifica, per mezzo delle assialità principali Cardo e Decumano già allora recuperate, che in questo caso rappresenteranno l’ossatura e l’eredità del nuovo laboratorio di innovazione urbana.

Il nuovo MIND sarà organizzato in numerosi sotto-spazi pronti a popolare tutto il nuovo distretto. L’impianto urbano, sviluppato in collaborazione con LAND, poggerà sulla spina dorsale del Decumano e si svilupperà in un'alternanza di linee leggere e linee più spesse che rappresentano i nuovi assi e i nuovi ambiti urbani. La ritmicità che verrà instaurata sarà completata dal sistema dei parchi, che pongono in prima linea la presenza di una natura pervasiva.

Vi saranno anche elementi d’acqua nel perimetro, si insinua tra le linee creando così un contrasto armonico con la parte costruita.

Children's Hospice a Bologna, Renzo Piano Building Workshop

Una casa sull'albero in formato maxi, completamente dedicata alle cure palliative pediatriche.

Leggerezza e sollievo sono i punti di partenza e di arrivo dell'intero progetto, che già a partire dalle sue linee strutturali (l'edificio è sollevato da terra e poggia su esili colonne a sezione circolare) si propone come un luogo che unisce la funzione alla dimensione del piacere visivo.

Il progetto è stato commissionato alla Renzo Piano Workshop Building dalla Fondazione Hospice Onlus Maria Teresa Chiantore Seràgnoli, a Bologna, per incarnare appunto l'approccio da sempre adottato nei confronti delle cure palliative.

La maxi casa sull'albero vuole proprio evocare la dimensione leggera e ludica che dovrebbe caratterizzare i momenti dell'infanzia: i numerosi padiglioni sono interconnessi e collegati con un blocco principale che fa da nucleo. In tutto, sono otto gli appartamenti dedicati alle famiglie dei piccoli pazienti, vi sono poi anche due poli dedicati a dimensioni più intime: una spazio per la meditazione e una terrazza immersa nel verde.

Fieldhouse a Bolzano, MoDusArchitects

Un palasport dal volto inconsueto, uno spazio dedicato alle attività sportive, nonché la nuova sede di riferimento per i membri delle associazioni Schützen e la squadra di calcio locale.

Fieldhouse, a Bressanone, è incastonata tra le montagne e affacciata direttamente sul campo da gioco. La struttura è stata progettata dallo studio MoDusArchitects come un vero e proprio nido, completo di servizi a bordo campo.

L'aspetto minimalista cela un complesso sistema di rampe pensato per fare fronte in modo efficace e funzionale ai dislivelli del terreno, che si trasformano in spalti popolati dai tifosi durante i match. La struttura è completamente sviluppata in orizzontale e, completa di terrazza coperta e caffetteria, si presta a essere non solo una sede calcistica ma anche un luogo di ritrovo per la comunità locale.

CityLife a Milano, BIG Architects

L'ultimazione del quartiere noto per i grattacieli che animano l'ex spazio della Fiera Campionaria di Milano sembra prevista per il 2025. Nel frattempo, durante il corso di questo anno, appena iniziato, possiamo osservare la continua evoluzione dell'area caratterizzata da una duplice anima: quella residenziale e quella professionale, quella moderna e quella tradizionale, in grado di fondersi perfettamente e con fascino.

Alle già presenti architetture di Piazza Tre Torri, che come anticipa il nome accoglie Torre Allianz, Torre Generali e Torre PwC (il dritto, lo storto e il curvo, come vengono anche chiamati) rispettivamente progettate da Arata Isozaki con Andrea Maffei la prima, Zaha Hadid la seconda e Daniel Libeskind la terza, si aggiungerà presto anche un quarto edificio, che farà un po' da cornice e un po' da tassello complementare all'attuale panorama.

La new entry pensata per ospitare anche gli uffici delle poste si chiamerà City Wave e, con le sembianze di una morbida onda in grado di abbracciare la vista, porterà la firma dello studio danese Bjarke Ingels Group (BIG).

Si preannuncia di grande impatto, nel frattempo, non ci resta che osservare i lavori che avanzano. E anche quelli, hanno un certo fascino.

Articolo in aggiornamento