Nasce la rivoluzione firmata Stefano Boeri Interiors. Consegnato il primo prototipo dell’aula di domani, nell’ambito del progetto Igiene Insieme di Napisan

E' stato presentato presso la scuola primaria Collodi dell’Istituto Barozzi Beltrami di Rozzano (Mi), il primo prototipo di Aula del Futuro progettata da Stefano Boeri Interiors nell’ambito del progetto Igiene Insieme di Napisan, grazie al contributo del Comune di Rozzano. Un nuovo concetto di spazio scolastico, che nasce con l’obiettivo di creare un ambiente innovativo, multifunzionale e aperto a più utilizzi, in orari diversi; uno spazio che possa garantire vita anche nelle ore extrascolastiche agli spazi di apprendimento, ponendo al centro standard di igiene rigorosi e rispettosi della salute collettiva, metodi di insegnamento innovativi e un utilizzo degli spazi sempre più versatile.

Igiene Insieme

“Quando abbiamo iniziato, ormai tre anni fa, il viaggio di “Igiene Insieme” lo abbiamo fatto con un profondo senso di responsabilità, che ci ha portati a intervenire con il nostro brand Napisan al fianco del mondo della scuola, in forte difficoltà a causa della pandemia”, spiega Ferran Rousaud, Ceo Reckitt Hygiene Italia. “Quest’aula è un dono, oltre che un auspicio. Per i bambini che la potranno usare, ma anche per il futuro della scuola in generale. Speriamo che il nostro percorso di soggetto privato al servizio della comunità possa essere d’ispirazione per tanti e speriamo che questo progetto possa contribuire a rendere sempre più moderno e innovativo il luogo dove le future generazioni crescono e si formano.”

L'Aula del Futuro

La sfida di Stefano Boeri Interiors consiste nel ragionare su modelli di ambienti educativi che permettano la sperimentazione di un ampio spettro di formati didattici e l’apertura della scuola ad attività diverse anche nelle ore extrascolastiche. La luce, i colori, la tecnologia e gli arredi sono tra i protagonisti di questo nuovo modo di pensare i confini dell’apprendimento: spazi flessibili che cambiano e si adattano a ogni esigenza, diventando all’occorrenza anche sale per la musica, laboratori artigianali e scuole di danza, modificandosi nel corso della giornata. Una scuola libera ed aperta a ogni forma di apprendimento, al servizio della socialità e della comunità intera.

Uno spazio flessibile

“Siamo felici di presentare questo prototipo di aula, che dimostra come la cellula-base della nostra scuola possa agilmente trasformarsi in uno spazio flessibile, aperto non solo a diversi formati di didattica (non solo frontale), ma anche a usi diversi nel corso della stessa giornata. Abbiamo progettato un’aula cangiante negli arredi e nella loro composizione; uno spazio che può essere progettato e modificato in tempo reale dai suoi utenti (a cominciare dagli studenti e dai docenti)”, racconta Stefano Boeri, architetto e co-founder di Stefano Boeri Interiors. “Un’aula multifunzionale che rappresenta la condizione per aprire le scuole italiane alla vita delle loro comunità urbane e trasformarle in centri di socialità e creatività.”

Multifunzionalità e co-progettazione

Un progetto che prevede aule flessibili e modulari, con pareti mobili che garantiscano la variazione dello spazio sulla base delle diverse necessità e nel segno della multifunzionalità, spazi aperti orientati alla co-progettazione e integrati con il resto della scuola, arredi studiati per coinvolgere gli studenti e stimolarne tutti i sensi. Una nuova linfa per il panorama delle strutture scolastiche in Italia che pone al primo posto la tecnologia, la sicurezza e la salubrità. Ogni superficie concorre alla definizione di funzionalità e flessibilità: il pavimento facilita studenti e insegnanti nella configurazione dello spazio necessario, ricreando ogni volta il layout adatto allo specifico momento della giornata: lavoro a piccoli gruppi, lezione frontale, didattica informale, ecc.

Apprendere e condividere

“L’Aula del Futuro è un dispositivo per apprendere, condividere, progettare e costruire. Un luogo da abitare e trasformare a seconda di esigenze ed obiettivi molteplici: uno spazio scalabile e multifunzionale, capace di adattarsi ai tempi e agli usi della didattica e della comunità intera”, spiega l’architetto Giorgio Donà, co-Founder and Director di Stefano Boeri Interiors. L’aula è inoltre dotata di sistemi tecnologici avanzati e studiati per migliorare la qualità della didattica a distanza, nonché la qualità dell’ambiente stesso, elemento fondante che concorre al miglioramento dei processi di apprendimento e di appartenenza. Educazione all’igiene, adattabilità a possibili richieste di distanziamento, dispositivi di pulizia dell’aria, attività di pulizia ordinarie e ricerca di materiali lavabili e antibatterici, sono temi cardine per una ripartenza consapevole e per ripensare il concetto di igiene e inquinamento indoor.

Photo: ©Giorgio De Vecchi / Giulia Di Lenarda – gerdastudio