L’architettura come un palcoscenico su cui costruire storie
“L'architettura è come un palcoscenico e fornisce il paesaggio per le storie che accadono su di esso o in esso” - racconta Josephin Ritschel.
Storyteller tedesca che lavora con vari studi di progettazione, tra cui Neometro, regalando il suo intimo e personale modo di interpretare il progetto tecnico. Disegni capaci di affascinare e fare immergere il visitatore nello spazio, grazie alla reale tattilità e autenticità degli schizzi.
“Trovo che il disegno sia il miglior modo di vedere” – spiega Antonia Pesenti di studio Fable – “ti rallenta e ti costringe a guardare e capire. Uso gli schizzi in tanti modi diversi: per riflettere, per testare, per dare un senso alle idee”. Antonia, che è stata recentemente incaricata dall’Art Gallery di Sydney di documentare la realizzazione della nuova ala, ha utilizzato i suoi disegni per dare vita a This Place.
Un libro di disegni-schizzi-collage-fotografie ipnotico. “Uno schizzo è molto più potente di una fotografia” – continua – “È la registrazione di un tempo trascorso. I miei disegni, infatti, non si creano in un istante come una un’immagine fotografica, i miei disegni contengono il mio pensiero, il mio ascolto e il mio sguardo. Gli schizzi sono una registrazione di come ci si sente a trovarsi in uno spazio”.
Quindi oltre all’idea e alla tecnicità, le emozioni diventano elemento integrante per il successo di un progetto. E il disegno ne è complice attivo. Perché disegnare aiuta a pensare. Disegnare crea libertà. Disegnare è un atto semplice, quasi primitivo, di presentare il progetto. Disegnare connette le persone e risveglia le emozioni. Bentornato drawing power.