Con una foresta di colonne lignee, l’Hotel Icaro sull'altopiano dell’Alpe di Siusi, profondamente rinnovato dal progetto di MoDusArchitects, scandisce con rigore dinamico il paesaggio dolomitico, tra piste da sci e sentieri montani

Ai piedi delle Dolomiti, circondato da un dedalo di piste da sci, percorsi e sentieri, Icaro Hotel è stato ripensato dallo studio MoDusArchitects come un volume in legno dalle linee filanti e stereometriche che, grazie a una dinamica scansione di colonne ramificate estesa lungo la facciata principale, si inserisce con decisione ma rispetto nel paesaggio alpino. Se gli esterni scultorei si ergono rigorosi e imponenti, gli interni sono decorati con pezzi dallanima folkloristica, accesi dallintenso blu di Persia e foderati di alcove in legno che ospitano invitanti (e vividi) divanetti, a riecheggiare gli ambienti caldi e avvolgenti dei tipici rifugi montani.

Un’alchimia alpina 

Eclettico e accogliente, Icaro Hotel nasce da unalchimia capace di mescolare architettura contemporanea e tradizione alpina, design e ospitalità, arte, artigianato e patrimonio culturale locale. Ogni ambiente è pensato per delineare un’esperienza del viaggio immaginifica, amplificando il senso di natura, libertà e scoperta che solo i paesaggi alpini sanno trasmettere.

La posizione e la storia

Situato a 1.900 metri di altezza sullaltopiano dellAlpe di Siusi, in Alto Adige, lalbergo in origine era una modesta baita di montagna degli anni Trenta. Angelika Sattler, nipote del fondatore dello storico rifugio Icaro, ha scelto ora lo studio altoatesino MoDusArchitects per rinnovarne la struttura e l’identità.

Gli interventi progettuali

Tra i numerosi interventi, lampliamento del parcheggio interrato, un edificio di alloggi per il personale, una nuova ala con otto camere, la riorganizzazione di tutti gli spazi comuni, inclusa larea wellness con piscina, e limponente loggia di colonne lignee che si distende sulla facciata principale rapportandosi con lo scenario dolomitico.

Un corpo architettonico unitario

In pianta, lampliamento verso est ricalca limpronta a terra dell’ala esistente a ovest che, partendo dalla rotazione sullasse trasversale del volume originale, genera una simmetria ponderata tra le parti. In facciata, il rivestimento in larice a dente di sega e il colonnato ligneo  ‘ramificato’, sormontato dal grande tetto a falda, costituiscono lorditura che assimila i numerosi interventi precedenti dando vita a un corpo architettonico unitario. 

Le colonne in larice si diramano per incorniciare le stanze

Il prospetto sud, lungo 55 metri, è caratterizzato da 13 pilastri lignei a cavalletto alti 7,5 metri che si diramano sui due piani superiori; questi elementi strutturali che saldano la copertura al piano terra originale fanno da cornice alle stanze con vista sul paesaggio circostante. La terrazza al primo piano raccorda le due estremità delledificio con una loggia spaziosa a doppia altezza che proietta verso lesterno gli affacci privati.

La successione delle aree comuni

Nella hall, che occupa tutto il piano terra, si susseguono le diverse aree comuni: ingresso, reception, shop, salone, bar e ristorante. Qui, il tipico interior design alpino è attualizzato e vivacizzato da materiali, trame, colori e arredi fissi. Se la serie di alcove in legno con divanetti rivestiti in tessuto riprende gli interni dei classici rifugi, i monoliti in marmo grigio del bancone bar e buffet focalizzano lattenzione sulla ricerca gastronomica contemporanea intrapresa, e poi offerta, dall’albergo.

La trasformazione della stube in legno

Il caratteristico rivestimento della stube in legno, il tradizionale soggiorno delle case alpine, riscaldato da una stufa, è trasformato in una superficie avvolgente di pannelli in feltro acustico scanditi da una modanatura intagliata di colore giallo. Il rivestimento del soffitto dialoga con il pavimento in listoni di quercia intrecciati.

Cimeli di famiglia, opere darte e oggetti disparati

Cimeli di famiglia che raccontano storie antiche, opere darte e lavori realizzati grazie a tecniche artigianali sono incastonati nelle elaborate superfici dellhotel. La reception, lo shop e larea lounge sono definiti da una imponente boiserie a tuttaltezza in pannelli di quercia e da rientranze laccate color blu di Persia che, come cabinet of curiosities, ospitano una curiosa selezione di oggetti disparati. Il mix di animali imbalsamati, libri e pezzi insoliti enfatizza l’anima folkloristica dell’Alpe. La stessa cura per la selezione di piccoli tesori si ritrova nel programma di mostre ideato dallartista Hubert Kostner che ha invitato altri artisti locali a esporre le loro opere a un pubblico di viaggiatori cosmopoliti.

Le camere dialogano con la vastità dell’Alpe di Siusi

Collocate ai piani superiori, alcune camere sono state riadattate, altre se ne sono aggiunte. Monocular e Telescope, in particolare, sono configurate per proiettare lintimità degli ambienti privati in un dialogo continuo con la vastità del paesaggio circostante; a foderarle, calde pareti in olmo che contengono armadi, nicchie imbottite, specchi, tolette e docce nascoste. Le ampie stanze Lux e Grandangolo sono invece dotate di letti su misura orientati verso le pareti vetrate che incorniciano la vista spettacolare sullAlpe di Siusi. È stata inoltre aggiunta unarea massaggi con terrazza coperta per praticare yoga.

L’area wellness si confronta con il Massiccio dello Sciliar

Al piano seminterrato, larea wellness dotata di piscina indoor sfrutta al massimo la pendenza del terreno esterno: è stata interamente ripensata affinché si apra al panorama spettacolare del Massiccio dello Sciliar. I numerosi elementi strutturali preesistenti sono stati addomesticatida una nuova geometria compositiva e da un sofisticato rivestimento in mosaico lucido che donano quiete e misura a uno spazio in precedenza compromesso. 

Al piano inferiore i nuovi servizi, volumi e funzionalità

Il piano inferiore è delineato come unintricata combinazione di servizi e funzioni a supporto delle attività dellhotel, alla quale si aggiunge un parcheggio interrato che libera la zona di arrivo dalle auto, lasciando il solo edificio a confrontarsi con il panorama montano. 

Un percorso in continuità

Lo studio MoDusArchitects ha ritagliato un percorso distributivo chiaro e pratico, integrando nuove ski room e stazioni di ricarica per e-bike. Gli architetti hanno inoltre aggiunto un volume di due piani destinato agli alloggi del personale che attinge ai toni del corpo principale per restituire la continuità di un unico corpo architettonico, cifra stilistica dellintero progetto.