La riflessione di Stefano Boeri sulla pietra naturale parte da una presenza iconica della sua città: il Duomo di Milano. L’architetto e urbanista ripercorre la lunghissima storia della sua costruzione, parlando della scelta, quasi obbligata per un’architettura così importante e simbolica, del marmo di Candoglio. Il bianco cangiante del Duomo, che modula le proprie sfumature a seconda della luce, è la particolarità del marmo proveniente dalla Val d’Ossola, che per secoli è stato portato fino a Milano lungo il Ticino e poi attraverso i Navigli fino alla Darsena. Un viaggio che parla innegabilmente dell’importanza del materiale, un elemento fondante dell’architettura del Duomo. Da qui il pensiero di Boeri si amplia, riflette sull’utilizzo della pietra in tutta l’architettura italiana, e sulle numerose varietà di materie prime autentiche: dal marmo botticino a quello di Carrara, dalle pietre calcaree pugliesi al basalto sardo, fino al granito.