Architetture e design d'interni stravaganti spingono il turismo creando nuove mete 'da urlo'. Parola di Airbnb e della sua categoria di alloggi Wow

Dall’astronave al sottomarino, passando per un UFO. Sono ormai quasi 700 gli alloggi che puntano all’eccentricità, proposti dalla categoria Wow di Airbnb. È così che l'originalità di costruzioni e arredi attrae turisti, sempre più spesso alla ricerca di esperienze stravaganti.

Un'impresa da designer

La piattaforma californiana di prenotazioni online per pernottamenti brevi Airbnb è senza dubbio uno dei soggetti economici che in questi ultimi decenni hanno maggiormente rivoluzionato il turismo, mettendo a sistema l'affitto di posti letto tra privati.

Era il 2007 quando il giovane designer Brian Chesky e il suo compagno di studi Joe Gebbia (l'anno seguente, si aggiungerà nell'impresa anche Nathan Blecharczyk) decisero di affittare per qualche notte il loro soggiorno di San Francisco durante un importante festival di design.

A disposizione degli ospiti misero il loro materasso ad aria, incluso di prima colazione: Airbed and Breakfast. Una meta ancora oggi disponibile a catalogo.

Ma da allora, Airbnb ha superato i 6mila dipendenti e sfiorato i 6 miliardi di dollari di entrate (dati Nasdaq, 2021), permettendo l'incontro tra 4 milioni di host e oltre 900 milioni di turisti.

Spazio alla fantasia, for rent

Al motto di 'meravigliosamente strano', Wow! è stata lanciata in maggio tra le 56 categorie con cui ricercare il proprio strabiliante soggiorno sul sito: simbolo, un UFO.

Un disco volante molto simile a quello in cui soggiornare a Redberth, nel Regno Unito.

Mantenuta la promessa di una categoria che 'non ha limiti' qui ci si trova dalla patata da 6 tonnellate con interni in color cipria dell'Idaho, al complesso residenziale messicano Quetzalcoatl, progettato dall'architetto Javier Senosiain in perfetto stile surrealista alla Parc Güell.

"Le case sono scelte per la loro forma non convenzionale" e "gli alloggi sfruttano al massimo l'ambiente circostante", raccontano nel lancio Airbnb, citando in Nuova Zelanda, la casa-stivale a Nelson o il sottomarino giallo che galleggia in un mare di sequoie a Marton.

Ma insieme agli esempi più bizzarri, per alcuni al limite del kitsch, prendono parte alla categoria anche eleganti costruzioni dai raffinati arredi.

È questo il caso delle Mirror Houses di Bolzano, che in un gioco di specchi riflettono lo splendore delle Dolomiti.

Canoni estetici di un'ospitalità da urlo

Ma come avviene la selezione delle strutture Wow? Lo abbiamo chiesto a Giacomo Trovato, Country Manager Italy and South-East Europe Airbnb.

"I criteri di selezione della categoria sono originalità, esperienza e sostenibilità. - spiega - L’alloggio deve essere creativo, unico e straordinario, assicurare un’esperienza immersiva agli ospiti, avere attributi sostenibili dal punto di vista ambientale e considerazione della compensazione delle problematiche ecologiche.

È inoltre importante che l'alloggio rispecchi una serie di standard estetici tra cui: elementi e caratteristiche di design estremamente particolari, una forma o uno stile insolito e/o sorprendente, un design interno che rifletta l'estetica di quello esterno e l’ispirazione a oggetti di uso quotidiano, animali o luoghi facilmente riconoscibili e interessanti".

Italia e Fondo Wow!

Quante siano le strutture Wow! in Italia non è un dato disponibile. Sul portale, 63 host parlano italiano, ma solo quindici di loro sono proprietari di un alloggio sul territorio nazionale. Italiano è però uno dei progetti che ha avuto accesso al Fondo Wow!

L'architetto udinese di 32anni, Luca Beltrame, ha vinto il concorso internazionale (23 i Paesi partecipanti) con il suo 'Il Pino': una casa sull’albero a tre piani con vista mozzafiato, accessibile solo via acqua, a Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia.

"Vorrei che questo progetto diventasse una piccola icona per un modo ecologico di vivere il turismo" ha dichiarato.

Indetto per rendere disponibili nuovi alloggi in categoria entro la prossima estate, il verdetto del Fondo Wow è stato reso noto a metà ottobre. In giuria, anche la designer Iris Apfel e l’architetto Koichi Takada. Premio complessivo, 10 milioni di dollari: 100mila dollari per ciascuno dei 100 progetti selezionati.

Capacità di attrarre e business

"La creatività prende forma e l'audacia paga" reclamizzano da Airbnb.

Lo stupore giustifica così costi a notte che si aggirano attorno ai 200 euro, in media. Ma si raggiungono anche cifre da più di 9mila euro a notte per un esempio di architettura organica come Kellogg Doolittle all'interno del Joshua Tree National Park (disponibile come esclusiva Airbnb Luxe, ma in mappa anche nella categoria Wow!).

Una tenuta californiana - dalle linee sinuose e con arredi che si conformano alle millenarie formazioni rocciose negli interni - progettata dall'allievo di Frank Lloyd Wright, Ken Kellogg, e realizzata a mano in 25 anni dal maestro artigiano John Vugrin.

Il successo di questi alloggi 'strabilianti' in termini di pubblico non è un dato facilmente quantificabile. La policy Airbnb vieta la diffusione di report analitici, con dati come fatturato o totale delle prenotazioni. Ma rivelano che "ospitare su Airbnb offre agli host un importante beneficio economico: nel 2021, in Italia, un host ha guadagnato sulla piattaforma abitualmente oltre 2.800 euro, mentre a livello globale le prenotazioni di alloggi unici nel 2021 sono aumentate di oltre il 49% rispetto al 2019”.

Così viene narrata l'esperienza di Kristie Wolfe, Superhost di Airbnb e membro della giuria del Fondo Wow: "Quando la Potato Commission dell’Idaho voleva sbarazzarsi di una patata da 6 tonnellate, gliel’ho letteralmente tolta di mano e ho speso 32mila dollari per trasformarla in un Airbnb.

Ma sono passata da guadagnare 13 dollari all'ora ad un incasso di 208mila dollari in meno di tre anni, e ho investito questa somma per realizzare altri alloggi che mi permettono di esprimere la mia creatività e connettermi con centinaia di persone".

Boom di mete insolite

Obiettivi e dinamiche di mercato di questo particolare segmento vengono infine chiarite dal country manager Giacomo Trovato: "Negli ultimi due anni lo stile di vita è cambiato diventando sempre più flessibile e, di conseguenza, gli ospiti Airbnb hanno iniziato a scegliere per i loro soggiorni spazi insoliti che si sono trasformati in vere e proprie destinazioni di viaggio.

Le categorie Airbnb, lanciate lo scorso maggio, sono nate per offrire un nuovo modo per individuare questi spazi.

Tra queste, la categoria Wow! è pensata per chi desidera soggiornare negli spazi più singolari al mondo, proponendo ancora più opzioni ai viaggiatori in cerca di qualcosa di veramente inaspettato e di esperienze speciali.

La leva dello stupore generata da questi alloggi gioca un ruolo importante: basti considerare che in un solo mese dal lancio, la categoria Wow! è stata utilizzata dagli utenti 2.5 miliardi di volte e ha permesso anche di scoprire luoghi che altrimenti non avrebbero neppure notato.

Per questo motivo questa categoria acquisisce rilevanza anche nella promozione di una crescita responsabile e sostenibile dei viaggi.

Secondo il nostro nuovo rapporto dal titolo How Airbnb Supports Sustainable Travel In Europe gli strumenti di ricerca flessibile di Airbnb hanno infatti un impatto sulla dispersione dei viaggi.

La nuova tendenza è prenotare soggiorni, non più nelle mete maggiormente richieste, bensì in destinazioni meno note.