A Clusone, in Val Seriana (Bergamo), la reinterpretazione in chiave contemporanea – e sostenibile – della tipica architettura del paesaggio lombardo per la caccia agli uccelli si aggiudica il German Design Award 2020 nella categoria ‘Excellent Architecture’

Il progetto Roccolo, ideato dallo studio Edoardo Milesi & Archos con Marlegno a Clusone, in Val Seriana (Bergamo), è la reinterpretazione in chiave contemporanea di una tipica architettura del paesaggio lombardo.

Il roccolo, la postazione di caccia utilizzata dagli uccellatori, altrimenti detto brescianella o uccellanda, è infatti una struttura tipica del Nord e del Centro Italia, che veniva allestita sui crinali e i dossi o lungo i valichi alpini, ovvero le direttrici principali di migrazione attraverso le Alpi e le Prealpi. Quando l'uccellagione venne vietata dalla legge, alla fine degli anni Sessanta, la maggior parte dei roccoli vennero abbandonati dai loro proprietari, per divenire oggetto di recupero negli anni successivi.

“Il Roccolo è un luogo concepito per sfuggire alle pressioni del mondo urbano dove gli ideali estetici si sublimano nella modestia delle forme semplici e dei materiali naturali, lasciando la complessità alla natura che da sola ci si avvolge attorno” spiega Edoardo Milesi, founder di Edoardo Milesi & Archos. “Il progetto ripristina la caratteristica fisionomica del roccolo: un semicerchio di carpini in doppio filare con un corridoio centrale coperto dall’intreccio dei rami, che costituisce l’ossatura portante delle pareti e del tetto. Un edificio che invita l’edera ad arrampicarsi e che da dentro dà il senso di un intimo infinito”.

Una serie di scatole’, dai diversi materiali e conformazioni, che si aggiungono al corpo centrale a forma di torre del roccolo originale, immerso nella natura montana delle Pealpi bergamasche. Così si presenta il progetto di ristrutturazione e reinterpretazione ideato da Edoardo Milesi & Archos a Clusone: una villa sviluppata in altezza, stratificata e camaleontica, con struttura in legno e manto in zinco-titanio.

La caratteristica tipica del casello di caccia è infatti la discontinuità morfologica dei fronti, costituiti da volumi eterogenei accorpati e aggettanti, tamponati da materiali diversi: muratura in sasso scialbato, legno o lamiere.

Il progetto, in conformità alle vigenti normative in tema di risparmio energetico, adeguamento sismico e accessibilità, utilizza tre tipi di materiali: acciaio e legno lamellare per la parte strutturale, legno di larice lasciato all'ossidazione naturale, lamiera in zinco-titanio opaco e pre-ossidato.

Le facciate presentano aperture differenti: fessure orizzontali sulle superfici in legno, piccole bucature quadrate, in parte vetrate e in parte chiuse da tasselli/tutori in legno per rampicanti e riquadri in vetro sulle pareti metalliche. Tutte le parti vetrate sono arretrate e schermate per evitare abbagliamenti e riflessioni nel paesaggio, mentre gli infissi sono tutti posizionati sul filo interno delle murature perimetrali con telaio a scomparsa. Il manto di copertura è in zinco-titanio opaco e pre-ossidato, montato su struttura in legno di larice naturale.

L'interpretazione contemporanea di Edoardo Milesi & Archos di una tipologia così radicata al territorio si è aggiudicata il German Design Award 2020 nella categoria Excellent Architecture.

Il progetto è stato realizzato da Marlegno, azienda bergamasca specializzata in edilizia prefabbricata ecosostenibile in legno: realizza edifici dalle elevate performance energetiche che utilizzano fonti rinnovabili, orientati al benessere e al rispetto dell'ambiente.

Alle capacità produttiva dotata di tecnologie 4.0, Marlegno unisce un servizio di consulenza ai progettisti per lo sviluppo di progetti in strutture di legno affiancandoli in tutte le fasi, dall’ingegnerizzazione al cantiere, fino al collaudo finale.