A Varsavia torna attiva la Norblin Factory, in veste autentica e perfettamente incorporata nel contesto urbano contemporaneo della città. A valorizzare gli spazi, il progetto illuminotecnico L&L Luce&Light

A Varsavia, c’è una fabbrica conosciuta dai più come Norblin Factory e che dai cittadini polacchi è nota sotto il nome di Fabryka Norblina: un luogo produttivo, che da qualche mese è tornato in auge dopo quasi un secolo di inattività. Il volto è lo stesso, la funzione si è trasformata.

Norblin Factory a Varsavia: perché vistarla

Norblin Factory è una struttura industriale dei primi anni dell’Ottocento, posizionata nel cuore del distretto occidentale della città, il quartiere di Wola, che con i suoi due ettari di superfice torna a dialogare con la società urbana in veste commerciale, ma sempre autenticamente fedele all’estetica e allo stile architettonico originale.

Firmato dallo studio di architettura polacco PRC, il progetto di rigenerazione urbana disegnato per Norblin Factory vede protagonista la pratica del ‘tornare a dare’ al territorio, attraverso la restituzione alla società urbana di uno spazio – oggi come ieri – votato alla crescita delle relazioni sociali.

Risalente al XVIII secolo Fabryka Norblina, infatti, era in origine chiamata 'Norblin Buch Brothers and T. Werner' e rappresentava un luogo di produzione, fabbrica in cui venivano plasmati elementi di placcatura e argento e in cui erano impiegate oltre mille persone.

Nella reinterpretazione della funzione e nella ristrutturazione dei corpi, abbandonati dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, lo studio ha voluto mantenere invariata la planimetria della struttura originale, proprio per una devozione assoluta all’anima primordiale dell’edificio, immaginando però un complesso urbano dove i blocchi sono interconnessi da passaggi interni ed esterni, in alcuni casi coperti, in altri completamente aperti, e piazze.

Oggi Norblin Factory è composta da un insieme di edifici multifunzionali che ospitano uffici, negozi, ristoranti e caffè, un cinema e un museo. Quest’ultimo, in particolare, è votato alla storia della fabbrica: qui, si possono osservare da vicino alcuni dei macchinari originali della Norblin Factory.

Lo spazio museale: le luci sono di L&L Luce&Light

Alla cura del progetto illuminotecnico dello spazio museale risponde lo studio DL, che, con la collaborazione di L&L Luce&Light ha voluto rendere omaggio al cuore ottocentesco della fabbrica attraverso una palette colori caldi a contrasto con effetti di luce inattesi. Qui, il caldo ambra è dominante, interrotto solo da una luce a componente blu in forte a contrasto e utile per creare un ritmo incalzante tra gli elementi di storia industriale esposti negli ambienti.

Per ottenere questo effetto sono stati utilizzati i profili lineari Neva 6, con colore LED bianco dinamico (ambra, 4000K, 5000K) in quattro differenti lunghezze (da 316 mm a 1758 mm), installati tramite staffa sulle strutture portanti della parte adibita a museo per illuminare dall’alto con ottica ellittica 24°x46° i grandi macchinari ottocenteschi.

I profili sono equipaggiati di nido d’ape per garantire un comfort visivo ottimale che contribuisce agli obiettivi dei progettisti di creare un’esperienza di visita e un’atmosfera uniche per il pubblico di Norblin Factory.