Sono risultati conseguiti, tra l’altro, per l’impiego di pannelli fotovoltaici in copertura, per la scelta di materiali da costruzione sostenibili (il 99% dei rifiuti prodotti nel processo costruttivo è stato riciclato, il 25% del costo totale dei materiali utilizzati è ottenuto da fonti riciclabili, il 34% è di provenienza regionale, il 93% del legno presente nell’edificio è di origine certificata); per il disegno delle facciate completamente vetrate (oltre l’86% degli spazi di lavoro all’interno riceve luce naturale, mentre il 97% si affaccia verso l’esterno in modo diretto). Ancora, si sono utilizzati prodotti a basso contenuto di composti organici volatili (COV), i sanitari sono a basso flusso, parcheggi preferenziali (più del 5% dei 350 posti disponibili) sono stati riservati a veicoli a bassa emissione e a carburante alternativo.
Particolare attenzione è stata poi rivolta nel processo progettuale ai principi di efficienza energetica e idrica, limitando l’impatto del costruito sull’ambiente. Le scelte di isolamento verso l’esterno e l’impiego di vetri ad alta schermatura e trasmissione luminosa, l’utilizzo di sensori di illuminazione naturale e di spegnimento automatico delle luci, la produzione centralizzata dei fluidi caldi e freddi con pompe di calore polivalenti: tutto questo, e altro ancora, ha permesso la riduzione del 43% dei consumi energetici complessivi rispetto a un edificio tradizionale, aggiungendo che il 5% del consumo dell’intero stabile è garantito dall’utilizzo dei generatori fotovoltaici.