Monolitica, mimetica e primordiale, Chapel of Sound è una sorta di grotta stratificata che diventa una cassa di risonanza naturale per ascoltare concerti ma anche per godere delle frequenze – sinfoniche – del paesaggio

Come una grotta misteriosa, dentro la quale i suoni riverberano e rimbalzano da una parete all’altra fino a defluire dalle aperture scavate e dal grande lucernario sul soffitto, Chapel of Sound è luogo ancestrale dai rimandi ultraterreni, come un monolite adagiato sul suolo, dedicato alla musica e alle sue proprietà stimolanti e lenitive, ma anche alla semplice contemplazione, per entrare in armonia con la natura circostante, e con se stessi.

A Chengde, Hebei, a nord di Pechino, mimetizzata tra i rilievi che da secoli ospitano i resti della Grande Muraglia della dinastia Ming, lo studio Open Architecture ha modellato un’architettura stratificata, sensoriale e ascetica per dar forma al suono, quello scaturito dagli strumenti musicali e quello meno percettibile ma fortemente pervasivo della natura incontaminata.

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Come un masso preistorico adagiato sul terreno

Una sala concerti poggia sul fondovalle come fosse un misterioso masso preistorico che, caduto molte ere geologiche fa, si è adagiato sul terreno divenendone parte. Realizzata interamente in cemento arricchito da un aggregato di rocce locali ricche di minerali frantumate e con soli dettagli di bronzo a impreziosirne i dettagli, la struttura di Chapel of Sound, monolitica e al contempo a sbalzo, dalla forma a cono rovesciato, ospita un anfiteatro semi all’aperto, un palcoscenico outdoor e una piattaforma di osservazione panoramica sul tetto collegata da tortuose scale a chiocciola, oltre ad altri spazi di supporto.

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Un invito ad ascoltare la musica ma anche il suono della natura

Sebbene progettata per restituire lesperienza profondamente toccante della musica eseguita nella culla della natura, gli architetti Li Hu e Huang Wenjing, fondatori dello studio Open, hanno pensato a un’architettura organica sedimentata che fosse anche un luogo di pace e introspezione: un invito ad ascoltare il suono della natura. Quando non ci sono concerti interni o manifestazioni sonore all’aperto, la sala diventa infatti uno spazio di quiete amniotica, per immergersi nel paesaggio ascoltando i rumori naturali che si insinuano, per amplificarsi, nella cappella. Che sia il cinguettio degli uccelli, il fruscio di brezze leggere o le gocce di pioggia che tintinnano sulle pietre ruvide, la natura orchestra una sinfonia in continua evoluzione.

Un ambiente acustico performante senza materiali fonoassorbenti

Lavorando a stretto contatto con ingegneri acustici, lo studio Open ha studiato i diversi modi in cui le persone sperimentano il suono per definire, in modo semplice ma puntuale, le aperture della cappella, facendo in modo che fungano sia da aree di assorbimento acustico sia da collegamento con lambiente esterno. La qualità acustica eccellente della sala concerto è stata quindi ottenuta senza lutilizzo di materiali fonoassorbenti aggiuntivi.

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Minimo impatto ambientale e strutturale

Senza impianti di riscaldamento o aria condizionata, Chapel of Sound consuma unenergia minima. Le aperture su pareti e tetto consentono alla luce e agli altri elementi naturali di entrare, illuminando in modo naturale gli spazi e le performance sonore; per quando piove è stato ideato un sistema di drenaggio rapido ad hoc.

Inoltre, gli architetti hanno voluto ridurre al minimo anche lingombro e l’impatto delledificio nella valle incontaminata. In dialogo con il paesaggio, la struttura, simile a una roccia composta da un guscio interno e uno esterno con lo spazio intermedio che funge da capriata, è stata realizzata in collaborazione con lo studio di ingegneria Arup.

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Unarchitettura sedimentata per suoni naturali e musicali

La peculiare forma stratificata e strutturata a sbalzo delledificio si ispira alle formazioni rocciose sedimentarie delle montagne circostanti. Sullo sfondo di uno spazio grezzo simile a una grotta in cui rifugiarsi, spiccano elementi progettuali e dettagli ideati con accuratezza per offrire un comfort accogliente e silenzioso: un invito a riposare corpo e mente avvolti da suoni sia musicali sia naturali.