Come una grotta misteriosa, dentro la quale i suoni riverberano e rimbalzano da una parete all’altra fino a defluire dalle aperture scavate e dal grande lucernario sul soffitto, Chapel of Sound è luogo ancestrale dai rimandi ultraterreni, come un monolite adagiato sul suolo, dedicato alla musica e alle sue proprietà stimolanti e lenitive, ma anche alla semplice contemplazione, per entrare in armonia con la natura circostante, e con se stessi.
A Chengde, Hebei, a nord di Pechino, mimetizzata tra i rilievi che da secoli ospitano i resti della Grande Muraglia della dinastia Ming, lo studio Open Architecture ha modellato un’architettura stratificata, sensoriale e ascetica per dar forma al suono, quello scaturito dagli strumenti musicali e quello meno percettibile ma fortemente pervasivo della natura incontaminata.
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