Thandi Loewenson, Leone d’Argento: la grafite come strumento per la giustizia climatica
Legata all’arte anche l’istanza di Thandi Loewenson, nata nel 1989 ad Harare nello Zimbabwe e vincitrice del Leone d’Argento come promettente giovane partecipante. I suoi Uhuru Catalogues riuniscono i siti inestricabilmente intrecciati attraverso cui si deve cercare la liberazione africana. Qui, la grafite diventa “uno strumento carico” che mira a stimolare i movimenti per la giustizia climatica, per un futuro equo per tutti, nel continente e oltre.
Quali futuri possibili? Le domande dei giovani architetti
“Con sguardo miope abbiamo dato per scontata la nostra esistenza sulla Terra…. Perché la Terra è stata considerata in modo così limitato?”, interroga il camerunese Achille Mbembe, uno dei massimi teorici del postcolonialismo, la cui riflessione introduce le installazioni alle Corderie dell’Arsenale.
Origins di MMA design studio Mphethi Morojele (Maseru, Lesotho, 1963) azzarda una poetica soluzione: “Per sopravvivere al futuro, dobbiamo risalire a un futuro ancora più antico, un futuro che ci reintegri in un mondo vivente di altri esseri animati e inanimati”.
L’ottimismo radicale di Liam Young
L’ottimismo radicale di Liam Young emoziona. Con il cortometraggio The Great Endeavor (il grande sforzo) l'impresa di rimuovere dall'atmosfera l'anidride carbonica e immagazzinarla sottoterra è a portata di mano. Il “grande sforzo” per catturare tutto questo carbonio comporterà la costruzione del più grande progetto ingegneristico della storia umana e lo sviluppo di una nuova infrastruttura equivalente per dimensioni a quella dell'intera industria globale dei combustibili fossili.
Il laboratorio del presente
La mostra The Laboratory of the Future è molto concentrata sulle conseguenze climatiche e - come ha sottolineato il presidente Roberto Cicutto in occasione della cerimonia di premiazione della 18. Mostra Internazionale di Architettura, avvenuta a pochi giorni dalle devastanti inondazioni dell’Emilia Romagna - si sta trasformando in laboratorio del presente.
Partire quindi da un laboratorio esistente, l’Africa, che nella sua storia ha già affrontato crisi che tutto il resto del mondo si trova a fronteggiare ora, si sta confermando la scelta più adatta.