Volumi ritmati e geometrici per una bioarchitettura dinamica in armonia con il paesaggio alpino

Definirle soltanto case prefabbricate è riduttivo. Oggi, le abitazioni in legno sono vere e proprie architetture in bioedilizia, nate per rispettare l’ambiente e sprecare meno risorse: sicure dal punto di vista sismico, resistenti al fuoco, durevoli e senza particolare manutenzione, dall'elevato isolamento termico e acustico e quindi con prestazioni energetiche elevate, dai tempi di realizzazione ridotti.

Esistono diverse tecniche di costruzione: a telaio (platform frame) con sistema costruttivo a intelaiatura di legno, tra le tipologie costruttive più antiche; X-lam, più recente, con pannelli multistrato da assemblaggio di tavole disposte a 90° l’una dall’altra, incollate tra loro; blockhaus, tronchi sagomati sovrapposti l’uno all’altro e incrociati agli angoli dell’edificio per formare le pareti perimetrali; strutture in legno massiccio intonacato.

Tra le creste delle Alpi Venoste, nel Parco Nazionale dello Stelvio, l'architetto Klaus Marsoner ha progettato e realizzato con Rubner Haus un’abitazione che concilia il design contemporaneo di ispirazione Bauhaus con il rapporto simbiotico con il paesaggio circostante, sviluppata su due piani che si innestano uno nell'altro, rivestita all’esterno da un intonaco candido.

“Eravamo certi di voler abitare in una casa in legno”, spiegano i proprietari Ingrid e Daniel Nagl: “siamo cresciuti circondati dal legno e abbiamo sempre desiderato vivere in un ambiente dove quel particolare calore, quell’inconfondibile profumo, ci accompagnasse sempre”. Ne è nata una struttura di 150 metri quadrati dai volumi ritmati che conferiscono leggerezza alla struttura, con la sporgenza del secondo piano orientata a sud.

L’orientamento dell’edificio segue quello del terreno, mentre il tetto a falda asimmetrico è una lunga fascia che degrada sul lato nord mentre a sud crea volume sui due piani. Al bianco glaciale delle pareti esterne si contrappone il calore interno delle pareti in legno e dell’arredamento su misura opera di un falegname locale. Il piano terra è caratterizzato dalle ampie finestre scorrevoli che mettono soggiorno e cucina in comunicazione con l’ambiente esterno, a est e sud, dove è stata ricavata la piscina. Il doppio ingresso permette a Ingrid di accedere direttamente al suo studio di fisioterapista, che comunica con il resto della casa attraverso una porta che conduce alla hall e alle scale in legno di rovere.

Al primo piano, la camera da letto padronale gode della luce con cui una lunga finestra angolare illumina l’ambiente. Qui si trovano anche un’ampia cabina armadio e il bagno, mentre dalla seconda camera da letto, sempre con bagno, si accede alla terrazza pavimentata in legno scuro a richiamare quello delle pareti. Un particolare lungo le scale rivela la passione di Daniel, pilota che gareggia da anni a livello amatoriale: una finestra lunga e stretta taglia verticalmente la parete permettendo la vista sulla Lotus da corsa in garage.

Foto di Alberto Franceschi.