I produttori di plastica partecipano alla green transition
Quando si parla di plastica si tocca un argomento molto sensibile. La green transition, urgente quanto bisognosa di tempo e investimenti, impone dei ragionamenti seri e, soprattutto, basati su fatti e investimenti. Lo ha confermato Antonello Ciotti, presidente CPME (il consorzio che riunisce i produttori europei di Pet) durante la conferenza stampa che ha annunciato la settimana scorsa la vittoria del primo ricorso italiano contro il greenwashing.
La filiera produttiva europea, che l’anno scorso ha prodotto 58 milioni di tonnellate di materie plastiche (il 3% in meno dell’anno prima), è in allerta e consapevole. Ma sottolinea il bisogno di ragionamenti razionali e l’inutilità della demonizzazione di un materiale che, al momento, è insostituibile.