Esperimenti sociali in luoghi virtuali
Il cambiamento di paradigma quindi riguarda una sperimentazione in cui non è pericoloso non avere limiti, in cui godere di una totale libertà strutturale, sia dal punto di vista progettuale che antropologico.
Rifondare modelli economici, comportamenti sociali, riti e forme relazionali. Pare la fine dell’errore umano, perché da qui in poi l’errore sarà virtuale. Ma la tecnologia riuscirà davvero a tenerci al riparo dagli sbagli? È una visione che si divide fra intelligenti strategie di marketing (gli spazi di Liberland sono in vendita come NFT e si pagano in criptovaluta) e un’utopistica, e probabilmente sincera, speranza di rinascita.
Non è un mondo facile quello in cui viviamo e, comprensibilmente, sarebbe bello poter immaginare non solo di vivere altrove (benché senza corpo), ma anche di poter trasformare gli errori fisici in potenzialità evolutive.