Con una storia lunga 110 anni, Guzzini entra ogni giorno nelle case degli italiani (e non solo) con prodotti votati alla vita quotidiana e un approccio rispettoso

Gusto, sensibilità, competenza e creatività sono i valori che, uniti all’esperienza, alla visione e all’innovazione propria del brand, ne hanno reso possibile la continua evoluzione. Oggi Guzzini è una realtà votata al green, quello sincero, impegnato e visibile. Quello che confuta qualsiasi forma di greenwashing.

"Al momento non esiste un organo ufficiale preposto alla tutela dei consumatori che certifichi la veridicità di quanto le aziende dichiarano in tema di sostenibilità e messa in pratica di una reale economia circolare" dichiara Domenico Guzzini, presidente dell’omonima azienda marchigiana.

"Quindi tocca a noi, imprenditori manifatturieri, che abbiamo instaurato negli anni un rapporto di fiducia con i nostri clienti e che abbiamo a cuore il loro benessere,  vigilare sulla veridicità di quanto viene immesso sul mercato".

Il percorso, dal 1912 a oggi

Recentemente divenuta Società Benefit e insignita del riconoscimento di Marchio Storico di Interesse Nazionale, l’azienda specializzata nella proposta di accessori da interni e piccoli strumenti d’arredo per la casa ha saputo – dalla sua fondazione nel 1912 a oggi – integrare nella sua mission una particolare attenzione alla sostenibilità.

Il percorso è stato graduale, ma determinato, tanto da rappresentare oggi, un vero e proprio credo guida: trasparenza e tutela del cliente sono alla base di qualsiasi progetto.

È infatti dal 2018 che Guzzini marcia in una direzione green concreta e provabile: proprio in questo anno la consolidata cultura in tema di materiali e di tecnologie per la lavorazione e la loro trasformazione, ha reso possibile per l’azienda la sostituzione del materiale plastico vergine con materiale plastico riciclato post consumo.

I primi a testimoniare la transizione sono stati i complementi d’arredo, seguiti subito dopo da tutte le referenze destinate alla tavola e al contact food.

2019: rigenerare è la risposta

A un solo anno di distanza dall’introduzione del nuovo materiale, Guzzini sceglie di accrescere l’impegno nel credo green. Nel 2019 nasce infatti 'Circle', il programma con cui l’azienda converte la consueta filiera 'materia-produzione-uso-rifiuto', in un nuovo, effettivo, sistema circolare così funzionante: 'recupero-riciclo-produzione-riuso-recupero'.

Con Circle Guzzini dà valore alla circolarità. Rigenerare diventa dunque la parola chiave attorno a cui ruota l’intera progettazione degli oggetti, che da questo momento cambiano connotazione e destinazione. L’esperienza d’acquisto e d’utilizzo diventa consapevole. In questo modo l’uomo – il consumatore – entra in diretta relazione con l’ambiente, attraverso un utilizzo di referenze rispettose, che non hanno un ciclo di vita limitato ma infinito.

Nel 2021 il 24% dei prodotti Guzzini usciti dallo stabilimento di Recanati sono realizzati con materiali plastici di seconda vita; l’obiettivo è quello di arrivare al 100% entro i prossimi 4 anni.

A contatto con il cibo

Il passaggio successivo e del tutto naturale per Guzzini, è stato quello di approcciare la trasformazione degli oggetti destinati a entrare in contatto con il cibo.

"È stato un procedimento graduale, in quanto abbiamo dovuto studiare materiali che fossero adatti al contatto con il cibo, che non subissero alterazioni a causa delle alte temperature e che fossero idonei al lavaggio in lavastoviglie” spiega Domenico Guzzini.

"In questo lungo e impegnativo processo ci siamo avvalsi, oltre che del nostro know-how, di partner prestigiosi come università, centri ricerca, i migliori produttori di materiali plastici riciclati e Bio Based. La ricerca e gli investimenti sia in risorse umane che in tecnologia ci hanno portato quest’anno a utilizzare il biopolistirene ottenuto dalle biomasse vegetali".

È infatti a fine 2021 che Guzzini varca una nuova frontiera in tema di materiali, utilizzando il biopolistirene ottenuto dalle biomasse vegetali: innovativo, etico, intrigante sul fronte produttivo. Il processo parte infatti dalla raccolta di materie prime rinnovabili di seconda generazione, come olio alimentare esausto e rifiuti agricoli e forestali, e dal loro trattamento nelle bioraffinerie, impianti industriali in cui si lavorano prodotti di origine biologica.

L’impegno di Guzzini nei confronti di una transizione ecologica si traduce in un impegno costante in tema di ricerca, tecnologia applicata e reperimento delle materie prime di seconda vita. Ambiti sempre doverosamente affiancati dall’ottenimento di certificazioni a supporto della veridicità di quanto dichiarato.