Qual è il fronte innovativo per la progettazione di un tombino?
Negli anni ci sono stati dei tentativi di innovazione, alcuni andati a buon fine altri meno: quando la ghisa era diventata materiale prezioso è stata tentata la via del legno ma presentava troppi limiti di utilizzo.
Oggi si sta sperimentando la realizzazione con materiale composito che potrebbe essere un buon promettente. Ma finché la ghisa regge, dubito che vi sarà un vero competitor validato su tutti i fronti.
In questo senso Iacchetti e Ragni (che hanno curato la prefazione del libro, ndr) sono un chiaro esempio di come ci sia spazio per l’innovazione in materia: sono stati davvero bravi a introdurre una nuova forma della stessa materia originale (la ghisa sferoidale). Le particelle di ghisa in questa nuova forma si dispongono in modo intrecciato: lo spessore diminuisce e il peso di conseguenza, risultando più economica per il trasporto.
Si stanno conducendo delle ricerche: in Australia pare abbiano inventato uno strumento alternativo, un catino al di sotto della caditoia che raccolga i materiali inquinanti evitandone la caduta nel canale fognario e poi in mare. Si tratta però sempre di incrementi all’oggetto stesso che resta nella sua natura vergine e fedele a se stesso.
Una chicca
Al termine della lettura, l’elenco di tutti i tombini classificati è accompagnato dal numero civico e i riferimenti di geolocalizzazione.