Catene e imprenditori dell'ospitalità high end ripensano spazi e servizi per i nuovi clienti

Una stagione che sembra non finire, con prenotazioni che si protraggono fino a fine anno. Un 2022 che da segnali positivi di ripresa e apre a nuovi modi di viaggiare, nuove abitudini e ad un allargamento della clientela giovane, di cui la metà arriva dall’Oriente.

Per rispondere alle richieste di un pubblico di turisti che sta cambiando velocemente le catene alberghiere ma anche i gruppi familiari stanno riorganizzando gli spazi e sperimentando nuovi concept.

"Il nuovo trend è il benessere", ha confermato Stefania Lazzaroni, general manager Fondazione Altagamma, "e stanno cambiando i consumatori del lusso che apprezzano un approccio maggiormente inclusivo e ‘casual’ di spazi e servizi dell’hotelleire".

Secondo gli ultimi dati della ricerca Altagamma e Bain&Company, l’impatto economico dell’hotellerie di lusso raggiunge i 25 miliardi di spesa sul territorio,  che arriva a 60 miliardi se si include l’indotto (per un euro speso in ospitalità il turista del lusso ne spende 3 sul territorio); effetto moltiplicatore fino 9 volte più alto del 'turista medio'.

Lo spazio mediatore tra tradizione e innovazione

Una nicchia d’eccellenza virtuosa, diffusa sul territorio, con una vocazione fortemente internazionale. Circa il 2% delle strutture italiane generano il 15% del giro d’affari dell’ospitalità e il 25% della spesa del turista (circa l’80% della spesa è generata da ospiti i89).

In questo contesto, che ha visto confermare l’Italia come una delle mete predilette del 2022, e con una permanenza che andrà ben oltre il periodo estivo, le catene stanno rivedendo la loro offerta per aggiornare la proposta e rispondere ad una clientela che cerca l’unicità del lifestyle italiano.

"Stiamo assistendo a un ritorno dei mercati indiano, israeliano e arabo, ma rimangono preminenti le presenze europee - circa l’80% - con una prevalenza importante di ospiti scandinavi", conferma Luca Marinelli, area director of learning & development Italy, Spain and Protugal Belmond.

Nel dicembre 2018 LVMH, colosso del lusso, ha comprato tutti gli alberghi del Gruppo britannico Belmond che, nello stesso anno, aveva acquisito il Castello di Casole (Siena), portando ad otto le strutture in Italia: Hotel Cipriani a Venezia, Villa San Michele a Fiesole, Splendido & Splendido Mare a Portofino, Caruso a Ravello (Salerno), Grand Hotel Timeo e Villa Sant'Andrea a Taormina.

"Per chi punta sull’esclusività il fattore umano, la qualità e la competenza delle persone che lavorano nei nostri alberghi, è determinante", racconta Luca Marinelli, "Quest’anno le presenze sono tornate ad essere importanti con una permanenza che si protrarrà fino a fine anno, oltre il periodo di chiusura, che abbiamo spostato".

"Noi siamo creatori di ricordi", continua Marinelli, "Il focus della nostra catena è quindi quello di mantenere viva la tradizione delle singole strutture, offrendo comfort e servizi di ultima generazione.

Per questa ragione Belmond ha iniziato nel 2022 un piano internazionale per il rinnovamento delle 46 strutture del Gruppo; Monsieur Arnauld ha previsto lo stanziamento di alcuni miliardi di dollari per questo percorso che si attuerà nei prossimi 10-15 anni. Si inizia dal primo ottobre con l’Hotel Splendido di Portofino.

Ridurremo il numero di camere per dare più spazio alle singole stanze, lasciando anche maggiore agio alla spa. Per il Food & Beverage stiamo iniziando ad aggiornare i concept di tutti i nostri alberghi.

A Villa Sant’Andrea di Taormina abbiamo aperto un ristorante in spiaggia, al Cipriani di Venezia è stata rivisitata l’area della piscina e aperto il ristorante 'Il Porticciolo' trasformato in uno Champagne bar".

Non meno importante il lavoro di rinnovamento che coinvolgerà gli spazi condivisi tutti dedicati al leisure, oltre alle aree all’aperto – piscine spa in primis – luoghi che continueranno ad essere attrattivi anche nel periodo invernale.

Outdoor e servizi personalizzati per accogliere

Al lavoro anche i gruppi gestiti dalle famiglie, che in Italia rappresentano la maggioranza degli operatori.

R Collection Hotels è uno di questi, con una presenza importante sul lago di Como. Qui si trovano il Grand Hotel Victoria di Menaggio, il Royal Victoria e la Villa Cipressi di Varenna, gestiti dalla famiglia Rocchi.

Azienda familiare che è presente anche a Milano con gli hotel Mentana, City Life Poliziano, e Hotel King, pensati per una clientela business. Sulla Riviera Ligure di Levante, a Rapallo, la famiglia è proprietaria del Grand Hotel Bristol Resort & Spa.

"La pandemia ha profondamente cambiato le abitudini degli ospiti e le strutture ricettive", conferma Ludovica Rocchi, brand director R Collection Hotels, "Le prenotazioni sono last minute per soggiorni più lunghi, con una media di quattro notti e con una maggiore richiesta di esperienze sia in struttura sia sul territorio.

Per questa ragione abbiamo incrementato le figure professionali dedicate, come il Butler Service per le Suite, un 'maestro di casa' che segue i clienti ed esaudisce richieste e desideri".

Per il gruppo R Collection Hotels i mercati più interessanti del 2022 sono stati Usa, Canada, Europa e Italia; quest’ultimo anche per soggiorni brevi o per l’utilizzo dei servizi giornalieri - quali spa, piscina e ristorazione - senza pernottamento.

Per il 2023 l’obiettivo è quello di concentrarsi anche su India e Middle East, che stanno aumentando le prenotazioni, con una azione strategica sui social per intercettare una clientela alto spendente, internazionale, smart e giovane.

Ed in merito agli spazi dell’ospitalità Ludovica Rocchi conferma che tutte le aree esterne e i servizi dedicati sono sempre più apprezzati: "Abbiamo sentito la necessità di estenderle anche le spa all’aperto; a Rapallo ne stiamo realizzando una fronte mare.

La sempre più manifesta voglia di benessere trova una risposta nelle sale bagno delle camere: più importanti, spaziose e multifunzione".

Non meno importanti le zone condivise e living: "Nell’Hotel Regina Olga a Cernobbio, che stiamo ristrutturando su disegno dell’architetto Cino Zucchi", conclude Ludovica Rocchi, "abbiamo lavorato ad una hall molto spaziosa, fluida, inclusiva a che consenta alla clientela di permanere in questi spazi in momenti diversi della giornata e sempre in una condizione di massimo comfort e relax".