Quali sono le differenze nella relazione che occidentali e orientali hanno con la tecnologia?
Entrare nel mercato europeo significa incontrare un pubblico diverso, meno tollerante nei confronti della presenza invasiva della tecnologia e più interessato a come l’ordinario può diventare straordinario attraverso di essa. Il telefono non è più uno strumento, è un’estensione delle funzionalità umane: relazioni, cultura, entertainement, lavoro sono mediati dall’uso degli smartphone. Gli utenti si aspettano che questo fenomeno sia un plusvalore discreto e non invasivo, che moltiplica le possibilità e la creatività.
Inutile dire che la pandemia ha mutato persino l’utilizzo che si fa della tecnologia, che è diventata definitivamente indispensabile. Fenomeni come la dematerializzazione dei beni o lo smart working erano già in atto. Adesso sono un dato di fatto e stiamo lavorando per capire non solo come ci assesteremo una nuova normalità, ma anche a come rendere la trasformazione in atto un’occasione di progresso.