Selezionare luoghi di incontro e di confronto
Il libro racconta, appunto, la Post Social Media Era, spiegando come i social, potente mezzo di comunicazione nelle mani di chiunque abbia uno smartphone, si siano evoluti, allargati dall’ambito privato a quello pubblico, di come abbiano invaso la vita, la concentrazione e la privacy di tutti.
Non per questo appartengono al passato, devono però essere ridimensionati, ripensati nell’uso, a partire da noi stessi, soprattutto nell’ottica di scambi all’interno di membership platform, community partecipative, attendibili e accessibili soltanto a chi ne diventa membro, solitamente attraverso un abbonamento, in cui concentrare e dedicarsi in modo proficuo agli interessi reali, senza notifiche disturbanti, senza disperdersi nel mare magnum del web.
Soffermandosi in particolare sul capitolo Quando troppo è troppo troviamo numerosi spunti di riflessione legati alla vita quotidiana, privata e lavorativa, di tutti o quasi, partendo da un punto fermo: per non essere travolti dai contenuti digitali è indispensabile ridurre il tempo trascorso sui social media ma soprattutto selezionare luoghi di incontro e di confronto.