Due interventi visibili a Bologna
Le ultime due affissioni di CHEAP - tuttora visibili per le vie di Bologna - portano avanti queste riflessioni. In TACI, anzi PARLIAMO - installazione di manifesti realizzati da Bruna Alcantara, Camila Rosa, Cartel de Caracas, Coco Guzmán, Diana Ejaita, Giulia Mazza, Mafreshou, Marta Iorio, Muna Mussie e Yele - la chiave di lettura è lineare e incentrata sull'empowerment femminista, per rivendicare piena cittadinanza, autodeterminazione dei corpi e dei futuri, diritto alla città e un'idea femminista progettuale e politica di spazio urbano.
Ecofemminismo o barbarie, progetto artistico esposto in occasione del Festival della Partecipazione su invito di ActionAid Italia, si incrocia l’approccio radicale all’ecologia, indivisibile dalla giustizia sociale. Realizzati dall’illustratrice brasiliana Camila Rosa e diffusi per il centro di Bologna, il set di manifesti pone all'interno del discorso ecologista la presa di parola femminista insinuando un'idea di giustizia che possa coniugarsi sia in ambito sociale che ambientale, unitamente.
Le riflessioni si mescolano ai movimenti indigeni e alle orme tracciate da Donna Haraway, Masanobu Fukuoka, Gilles Deleuze e Laura Pulido. È da questo compost che CHEAP procede con la direzione artistica: sul doppio binario della curatela della immagini e della realizzazione di claim, all’interno dei quali far contaminare comportamenti umani e strategie non umane.