Alla presentazione, nella cornice della Sala da Ballo del Museo Correr di Venezia (gli onori di casa li ha fatti Elisabetta Barisoni, Fondazione Musei Civici di Venezia), erano presenti oltre ad Andrea, che ha portato la sua testimonianza e ha raccontanto il suo progetto, Paolo Romor del comune di Venezia, l'atleta, ballerina e parlamentare Giusy Versace, Federica Bosello dell'Autorità Sistema Portuale Adriatico Settentrionale, Valeria Tatano dell'università Iuav di Venezia, Federico Cesaro del Servizio Assistenza Progettisti di Schüco Italia, e Francesco Benvin, Responsabile Marketing di Schüco Italia che ha coordinato i lavori.
Il messaggio finale è sintetizzabile in poche ma fondamentali parole: “Se è possibile progettare una barca accessibile a tutti, è possibile progettare anche una città accessibile a tutti. Difficile non è impossibile, è solo difficile. Quindi nulla vieta di modificare e ri-organizzazione gli spazi, di creare le condizioni per migliorare la qualità della vita”, ha ribadito Andrea Stella.
E i costi? Progettare bene o male non implica un aumento dei costi. L'importante è progettare bene, già in partenza senza barriere da eliminare successivamente. In nome di una progettazione inclusiva che tenga conto del fatto che non siamo tutti uguali e che le soluzioni vanno pensate perchè siano compatibili con le esigenze di ognuno. Perchè un mondo che tiene conto delle esigenze di ogni persona è un mondo sicuramente migliore.