Fernando Campana è morto ieri. Il designer brasiliano aveva 61 anni.
Fernando Campana è stato, insieme al fratello Humberto con cui ha fondato Estudio Campana nel 1984, il simbolo del design ispirato alla poetica della strada (ma anche impegnato sulle tematiche sociali che ne derivano) e arriva lontano: nelle gallerie, nell’industria dell'arredo internazionale, nei musei senza mai perdere la carica rivoluzionaria di pensiero che l’ha originato.
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Indimenticabili i progetti del duo per Edra, la recente installazione e collezione per Paola Lenti e i tantissimi progetti tutt’ora custoditi dei musei del design di tutto il mondo.
Nel 2019, i Fratelli Campana avevano partecipato all'evento FuoriSalone 2019 di Interni Human Spaces con un'installazione all'Università degli Studi di Milano, anno in cui Estudio Campana ha celebrato i 35 anni di attività: un periodo di attività lunghissimo, sempre incentrato sulla ricerca, l’uso di materiali alternativi, lo sforzo di usare il progetto per parlare di problematiche sociali, ambientali, economiche, politiche.
"È con profonda tristezza che comunichiamo la morte di Fernando Campana oggi, 16 novembre, a San Paolo", si legge sull’account Instagram dello studio.
"Apprezziamo la solidarietà di tutti e chiediamo di rispettare la privacy della famiglia in questo momento".
Il ricordo di Monica Mazzei, vice presidente di Edra
Fernando Campana è mancato, purtroppo prematuramente. Con grande dolore ho appreso questa notizia.
Ho conosciuto i fratelli Campana con la Vermelha, una poltrona fatta di corda, 500 metri intessuti a mano. L’anno successivo Vermelha è stata presentata al Salone del Mobile Milano del 1998 e ad ottobre è stata esposta al MOMA di NY.
La nostra collaborazione è iniziata così e va avanti da 25 anni. Ha prodotto pezzi unici, di forte carattere, che sorprendono sempre. Non nascono dal disegno, ma si esprimono attraverso la materia con cui sono fatti. Sono ospitati nei più importanti musei, arredano il Café Campana al Museo d’ Orsay, ma soprattutto sono nelle case di chi li ha scelti riconoscendone il grande valore.
Hanno un'anima e portano sempre con loro molto del Brasile. Massimo Morozzi diceva che i fratelli Campana non sono dei designers ma una "terapia”.
Fernando era il fratello architetto. Ci mancherà.
“Siamo narratori nel cuore, solo che usiamo i materiali invece delle parole.
I nostri pezzi sono come attori in cerca di un autore, come il dramma di Luigi Pirandello.
La nostra percezione della vita quotidiana e lo sguardo creativo infondono in ogni oggetto poesia, anima e carattere”.
Fernando e Humberto Campana