Più l’immagine di sé è autentica, più il gioco dei social funziona. Per avere successo nel mondo online non si deve mentire perché milioni di persone sono pronte a smascherare l’inganno. E questo vale anche per la casa che diventa oggi estensione della personalità di chi la abita

* Roberto Palomba è architetto e designer, co-fondatore di Palomba Serafini Associati

Pare che Andy Warhol abbia detto, profetico, che un giorno saremmo stati tutti famosi per quindici minuti. E ora, grazie ai social, sta davvero accadendo. Con cellulare e tablet come prolungamenti fisici del nostro corpo, oltre che della nostra esistenza, forse siamo all’alba di una nuova evoluzione umana. Non più arti, mandibole o posture subiranno l’adattamento all’ambiente ma saremo, come nel mito del centauro, una fusione indissolubile tra tecnologia e biologia. Metà materici, metà digitali.

Il fine di tutto ciò sembra la comunicazione, la connessione, lo scambio. Per cui, dopo aver disegnato la casa dell’Homo Sapiens, come sarà la tana dell’Homo Connectus? Quali saranno gli elementi irrinunciabili affinché possa svolgersi, nell’ambiente domestico o quello pubblico, l’ormai inevitabile dualismo tra il fisico e l’immateriale?

Il lockdown ci ha resi tutti broadcaster. E scenografi

Durante la quarantena, come tutti, mi sono collegato con amici e parenti. All’inizio non facevo molto caso allo sfondo, conscio che l’inevitabile aumento di peso della clausura colmasse almeno una parte dello schermo. In pochi giorni, emulando gli influencer navigati, abbiamo scelto un angolo adatto, una luce o un filtro per creare veri e propri set. Avremo quindi una casa-palcoscenico su cui sdoppiare la realtà come un teatro? Non credo. Penso invece a una inevitabile fusione. E ci voleva un poco simpatico virus per renderlo chiaro: ormai siamo tutti influencer. Non importa quanti follower abbiamo: ognuno di noi fa parte del brulichìo del villaggio globale. Tanto che le notizie, vere o fasulle, passano prima nello scroll dei post che dagli organi ufficiali di stampa e televisione.

Essere influencer significa condividere le proprie “experiences“. Siano esse la torta, le pulizie di casa o la politica, la religione, la finanza. Meno si cerca di vendere un’immagine fasulla, più il gioco funziona. Se si vuole “vendere” sui social non si deve mentire perché milioni di persone sono pronte a smascherare l’inganno.

Dalla vita reale alla iper-realtà"

Per progettare la casa di Paolo Stella, siamo partiti dalle sue passioni

La regola vale anche per la casa che diventa oggi estensione della personalità di chi la abita. Dalla vita reale alla iper-realtà. Recentemente abbiamo progettato la casa di Paolo Stella, grande influencer in Italia nel genere lifestyle. Un genio della comunicazione: social creative director, web strategist e scrittore di successo. Uno che rappresenta in pieno la figura del nuovo umano digitale, eternamente connesso soprattutto durante il lockdown. Bloccato anzi “ingabbiato” nella casa che abbiamo disegnato per lui.

Conoscendolo bene, per progettare la sua casa, abbiamo pensato di dilatare nello spazio la sua storia e le sue passioni. Abbiamo disegnato persino una carta da parti in cui sono nascoste, tra figure di animali e piante, le frasi del suo primo libro. Un gesto personale in cui ogni figura o frase racconta un pezzo della sua vita. Abbiamo nascosto dettagli a sua insaputa lasciato a lui il divertimento di scoprirli tutti. Le stanze, i passaggi e le variazioni cromatiche non servono a raccontare un’estetica ma stati d’animo. Il bagno e la cucina sono stati progettatati per essere l’ambiente ideale dove insegnare a fare un cocktail o la migliore beauty routine. E poi tanta condivisione. Alcune scelte, tra cui quella dei toni di colore, hanno coinvolto i fans di Paolo.

Se inizialmente ero un po’ terrorizzato, ho poi visto che anche coloro che non hanno a che fare con il mondo dell’interior design, hanno espresso opinioni e commenti tutt’altro che banali. Inutile dire che dopo 40 giorni di stories, post e repost, la sua casa è diventata il nuovo modello di riferimento e centinaia di persone ci scrivono ogni giorno per farci i complimenti o per chiedere consigli.

Considerato che in qualche modo le abbiamo preconizzate, ecco quindi poche regole per la “ipercasa” del novello influencer.

1. Conosci te stesso. Non servono ville e palazzi se hai una storia unica da raccontare. Se la tua casa deve parlare di te impara a essere positivo affinché la storia che racconti sia sempre bellissima.

2. Variazioni sul tema. Trova un mood, un filo conduttore e declinalo nello spazio così che più angoli e ambienti riuscirai a realizzare, più opportunità avrai di essere coerente senza risultare noioso.

3. Mettiti in buona luce. Se vuoi vivere la vita in diretta ricordati che al buio vedono solo i gatti. Una buona illuminazione naturale e una buona luce artificiale (meglio se bilaterale) aiuta a mettere in luce la parte migliore di noi.

Per cui un bel respiro, il nostro miglior sorriso e svelti che si va in onda.

 

In apertura, nella foto di Emanuela Proietti, Paolo Stella nel letto Alys, design Gabriele e Oscar Buratti per B&B Italia