E allora cosa possiamo fare?
Tornare a divertirci. A esplorare. A tentare vie diverse per fare le cose. A osservare il mondo e le persone con curiosità vera, senza saccenza precostituita. Ci sono anche oggi architetti che lo fanno, penso a Jean Nouvel. Di cui non condivido il pensiero ma apprezzo il desiderio di rimettersi continuamente in gioco e trovare soluzioni alternative alle problematiche di oggi. Per fare solo un esempio, se pensiamo in termini di materiali – da quelli realizzati con le nano tecnologie a quelli prodotti utilizzando batteri o elementi di trasformazioni dati da esseri viventi – per fare le cose in modo diverso dobbiamo solo usare un futuro che già esiste. Abbiamo una quantità enorme di futuro che non utilizziamo, quello che ci manca è ritrovare la libido dell’immaginazione e creatività. E, certo, la colpa è stata originariamente del sistema. Ma in fondo anche di chi ci si è adagiato dentro come in un cocoon