Oggi l’acquisto di un oggetto non è mai dettato da una condizione di bisogno, perché viviamo già assediati da presenze che hanno perso qualsiasi alibi di funzionalità.
Il potere seduttivo degli oggetti è legato al rapporto che instaurano con i nostri corpi
Agli inizi del 1900, una famiglia agiata di 4 persone viveva nella propria casa circondata da un panorama di oggetti che non superava i 200 elementi, compresi abiti e stoviglie. Noi abbiamo perso il conto di quante cose possediamo, ed è per questo motivo che sentiamo il bisogno di innamorarcene.
Il potere seduttivo degli oggetti è legato al rapporto privilegiato che instaurano con i nostri corpi. Ci sono arredi considerati come animali domestici, oggetti da compagnia di cui ci circondiamo per attenuare la solitudine. Lo zoomorfismo ha infatti caratterizzato molti stili dal tempo degli antichi egizi fino ai nostri giorni, una sorta di emancipazione espressiva per uscire dalla gabbia della pura funzionalità.