Laddove esiste una visione affine sul progetto c’è la possibilità di creare partnership. E la convergenza di forze diverse ma unite da uno scopo comune è un’arma irrinunciabile per fare business nel panorama contemporaneo

* Aldo Pianca, fondatore Pianca e promotore di Pianca & Partners

Creare convergenze è quasi un obbligo naturale, una spinta evolutiva, nel panorama contemporaneo. Viviamo infatti in un presente fluido, in cui valori, gusti, sapori e saperi di mescolano e si integrano in un divenire continuo che ci spinge e aiuta a guardare oltre. Pensiamo solo alle convergenze creative che avvengono tra mondi diversi e apparentemente lontani: come tra scienza e arte, tra tecnologia ed editoria, tra biologia e design.

La stessa spinta evolutiva è quella che, nel mondo del business, ci porta a pensare a concept di convergenza tra realtà diverse, ma accomunate da un obiettivo comune. Nel caso del design: promuovere il vivere italiano.

Essere partner vuole dire proprio questo in fondo: ognuno con il suo contributo, ognuno con la propria capacità di interpretare il presente – con prodotti, servizi, sistemi. Perché è la somma delle singolarità che dà vita a qualcosa di unico, contemporaneo, funzionale e innovativo.

Pianca & Partners nasce dall’ascolto dei bisogni delle persone, delle necessità del progettista, dal desiderio di dare risposte a chi sta costruendo: un’idea, un immobile, uno spazio, un luogo per ospitare altri bisogni e desideri.

È stato questo il punto di partenza per dare vita a un nuovo interlocutore per il mondo del progetto: che faciliti le relazioni tra professionisti e aziende, favorendo un modello di sviluppo flessibile, dinamico e su misura.

Ma è stato un progetto la cui nascita, prima di ogni valutazione strategica, è stata determinata soprattutto dalle relazioni tra le persone, dai rapporti di collaborazione, umana e professionale, con tanti imprenditori della filiera diventati oggi dei partner. È stato un processo spontaneo, naturale... unico proprio perché fondato sulle singolarità. Ed è questo che vogliamo preservare e offrire ai nostri interlocutori: unicità.

Convergenza vuol dire quindi affinità elettiva. Perché fare business insieme – così come fare innovazione, produrre creatività e incentivare la disruption – vuol dire condividere non solo una visione commerciale, ma soprattutto una sensibilità progettuale e personale. In Italia ci sono moltissime storie di eccellenza progettuale, ma solo con alcune c’è stata una sorta di selezione naturale che ha portato a trovarsi e scegliersi.

L’affinità elettiva è determinata da un comune approccio al progetto, inteso non solo come metodologia e qualità, ma anche passione, impegno, attenzione… E nel nostro caso anche dalla stessa volontà di spingere in avanti la linea di confine tra bello e utile, estetica e necessità, industria e sapere artigianale. Siamo partiti da questa affinità per fare forma, insieme, a quello che solo ieri sembrava un sogno e che oggi vuole proporsi come un sistema di relazioni tra aziende, operatori e progettisti.

Grazie a questa complementarietà e affinità dei partecipanti, Pianca & Partners è un modello polifunzionale, eclettico, versatile che offre vantaggi concreti.

L’interazione diretta con le aziende partner permette di accorciare la filiera, risparmiando tempi, risorse e costi: per semplificare i processi ogni cliente può inoltre scegliere di avere un solo referente o trattare direttamente con le aziende selezionate. Questo ci rende l’interlocutore adatto non solo per i progettisti, architetti o interior, ma anche developers, costruttori e investitori… in diversi settori, dal residenziale all’hotellerie, dal navale all’immobiliare, con un particolare occhio sul su misura, che è sempre più richiesto, a livello di prodotto come di progetto. E questo rappresenta sicuramente un’opportunità per il made in Italy: perché è proprio l’attenzione al dettaglio, alla qualità, all’unicità, che ha contribuito a consolidare un valore e una capacità che tutto il mondo ci riconosce.

A questo link, il nuovo showroom di Milano progettato dallo studio Calvi Brambilla, epicentro di Pianca & Partners26 i marchi, tra loro complementari, uniti in un rapporto di collaborazione sinergica per coprire tutta la filiera del progetto: Agha, Alice Ceramica, Ardeco, Artesi, Barausse, Castaldi Lighting, Delta Dore, Diquigiovanni, Dnd, Dorelan, Florim, Garbelotto, K-array, KE, Londonart, Mareno, Margraf, Milani, Nahoor Limelight, Nord Resine, Oikos, Palazzani, Pianca, Santo Passaia, Talenti, Vitrik.