* Andreas Kipar, co-fondatore dello studio LAND (Landscape Architecture Nature Development)
Da chi progetta il territorio, oggi, è giusto aspettarsi la creazione di una qualità paesaggistica urbana, cioè spazi fruibili a livello di microscala, ma anche risposte concrete alle sfide ambientali più urgenti. Ogni soluzione, insomma, per quanto locale, deve anche agire a livello di macroscala e avere un impatto su una rete ecologico-ambientale più ampia.
Per fare tutto ciò serve un nuovo linguaggio paesaggistico: che non consideri il verde come un ornamento (accade ancora) né che misuri i suoi successi sulla quantità delle piantumazioni ma che consideri la natura, opportunamente progettata, come il pilastro principale per lo sviluppo di un paesaggio pubblico.