Esplorare, come in un viaggio lento e consapevole – stazione per stazione – il mondo dei libri dal di dentro. Conoscere i passaggi della metamorfosi del libro che da testo diventa oggetto: contenuto e contenitore. Ampliare il proprio campo percettivo e “sentire” un libro in modo organico, dando importanza al tatto quanto alla vista, associando la fisicità del manoscritto al corpo umano.
Da Roma a Firenze, sono differenti – tutte sartoriali e multisensoriali – le iniziative (mostre, fiere e pubblicazioni di alta qualità) che mettono al centro l’oggetto libro.
Al Macro di Roma la creazione di un libro è multisensoriale
Esplorare il processo di creazione di un libro dando importanza al tatto quanto alla vista. Fino al 22 maggio 2022 al Macro - Museo d’Arte Contemporanea di Roma, la graphic designer Goda Budvytytė, in un progetto interdisciplinare che coinvolge altri creativi, mette in scena touch, colour and fold. Partendo dalla materia prima – la carta – e dispiegandone gli elementi costitutivi in modo sinestetico in una dimensione spaziale e performativa, il tocco, la percezione del colore e la piega emergono come fattori primari che agiscono e s’influenzano a vicenda.
Come “si sente” un libro?
Quest’esplorazione organica dello spazio e della materia apre una lunga serie di domande: come “si sente” un libro tra le mani? Come ci “tocca”? Come si girano e piegano le pagine? Come il colore/inchiostro sulla carta colpisce il nostro occhio ed è da questo decifrato? E come i materiali con cui entriamo in contatto possono aiutare ad articolare, influenzare o cambiare il nostro modo di sentire?
Un progetto interdisciplinare e performativo di bookmaking
Ogni sostantivo che compone il titolo – touch, colour and fold – coincide con una specifica componente del bookmaking: “tatto” corrisponde alla carta, “colore” all’inchiostro, “piega” alla legatura. I tre aspetti sono indagati grazie al coinvolgimento di professionisti provenienti da altre discipline: la coreografa e performer Ula Sickle, che condurrà una serie di sessioni guidate all’interno dello spazio espositivo con l’obiettivo di discostarsi dall’egemonia della vista per riconnettere l’atto del percepire con e attraverso il corpo, la fotografa Rasa Juškevičiūtė, lo scrittore e curatore Bernardo José de Souza e lo studio di architettura Ēter.
Vedere attraverso il tatto
Al centro della scena una struttura-libro, concepita in collaborazione con lo studio Ēter, agisce come una sorta di maelström, un asse intorno e attraverso il quale ognuno dei contributi è libero di generare un proprio campo percettivo in costante espansione.
La vista è un meccanismo complesso che va oltre la semplice funzione di fornire le coordinate del mondo al cervello: influisce anche sul movimento, sul tatto e le emozioni, aprendo diversi ambiti di attenzione. Allontanandosi allora da una cognizione principalmente visiva, la mostra di Goda Budvytytė si chiede: cosa significherebbe vedere attraverso il tatto, le emozioni?
Fare Testo alla Leopolda di Firenze: sette stazioni per ripercorrere la vita di un libro
Una nuova fiera dedicata all’editoria contemporanea e ai suoi protagonisti (davanti e dietro le quinte) diversa da tutte le altre per temi, cura e location, nata per raccontare come nasce un libro e come arriva nelle mani del lettore. Testo [Come si diventa un libro] è un progetto sartoriale di alta qualità, organizzato da Stazione Leopolda e Pitti Immagine e ideato dalla libreria fiorentina Todo Modo, che affronta ogni aspetto della vita di un libro: da come si scrive a come si pubblica, come si traduce, come si disegna, come si vende fino a come si legge.
La prima edizione di Testo, alla Stazione Leopolda di Firenze dal 25 al 27 febbraio 2022 è stata visitata da 8.000 persone; ha ospitato 70 case editrici e 150 eventi, tra laboratori, incontri e percorsi guidati. Tre giorni e sette stazioni – il Manoscritto, il Risvolto, la Traduzione, il Segno, il Racconto, la Libreria, il Lettore – per ripercorrere in modo competente, appassionato e partecipativo la vita di un libro.
Percorsi interattivi per raccontare il mondo dei libri dal di dentro
Grazie a un team di curatori, Testo ogni anno racconterà il mondo dei libri dal di dentro, rivolgendosi sia al grande pubblico dei lettori (l’ingresso è gratuito) sia agli addetti ai lavori. Una manifestazione interattiva, tutta da vivere, grazie al coinvolgimento dei tanti soggetti che, a vario titolo, si occupano di editoria.
Il pubblico è chiamato non solo a visitare il percorso espositivo, ma a essere protagonista di esperienze – individuali e collettive – che ruotano intorno alla passione per i libri. Laboratori, narrazioni, incontri, percorsi guidati, liste di letture da condividere sui social e tante altre opportunità per la sfaccettata comunità di lettori che troveranno in Testo una dimensione inedita: sofisticata (elegante in ogni aspetto, dalla location agli stand fino alla grafica) e ovattata (non “gridata”), intesa e stimolante.
Cose spiegate bene
Cose spiegate bene è la prima pubblicazione carta de Il Post, il giornale online nato nel 2010. Il primo numero della rivista a forma di libro pubblicata da Iberborea è dedicato ai libri, a come nascono, come si producono e come si vendono, oltre alle persone che ci lavorano intorno, per conoscere non solo le storie che contengono ma anche quelle in cui sono contenuti.
La metamorfosi da testo a oggetto
Le parole compongono un testo che viene stampato su un manoscritto: questo è il libro inteso come contenuto. E poi c’è il libro inteso come oggetto: il contenitore. Il libro è quindi sia il testo che leggiamo che l’oggetto che sfogliamo.
I passaggi della metamorfosi dal testo all’oggetto sono molti e coinvolgono numerose figure professionali. Che cos’è la carta, di chi sono le case editrici, perché (quasi) tutti i libri italiani sono in Garamond, cosa fa veramente l’editor, come si apre una libreria sono solo alcune delle storie raccontate sul primo numero di Cose spiegate bene con la chiarezza che distingue la scrittura – apparentemente semplice, in realtà sfrondata e calibrata – de Il Post.
Edizioni limitate numerate a mano
E se parliamo di sartorialità, sia di contenuto che di contenitore, non possiamo non citare i libri di Atlantide Edizioni. Per ogni pubblicazione, la casa editrice indipendente romana stampa – su carta pregiata, in un sofisticato e maneggevole formato (quasi) quadrato, caratterizzato da impaginazione ampia e margini ariosi – 999 copie numerate a mano. Ogni libro è quindi unico, diffuso esclusivamente in librerie fiduciarie e attraverso il proprio sito.
Quando un titolo supera le 999 copie viene pubblicato in un’altra edizione, che si differenzia sempre per un dettaglio. Anche se sono ben 11, come nel caso (un vero e proprio caso letterario negli Stati Uniti come in Italia) de L’estate che sciolse ogni cosa di Tiffany McDaniel.
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La moda raccontata da soli testi (di scrittori famosi)
Valentino incontra nuovamente il mondo della letteratura, consolidando il suo impegno per promuovere il mondo dell’arte e della cultura, con una nuova campagna, Valentino The Narratives II, che ripensa il modo con cui la moda comunica facendo della Maison un pioniere delle campagne di solo testo. Il direttore creativo Pierpaolo Piccioli ha invitato scrittori di fama internazionale a prestare le loro parole per la campagna pubblicitaria realizzata con soltanto parole e un layout colorato.
L’amore e la libertà di genere
L’amore in tutte le sue forme e in tutti i suoi significati come fil rouge dell’iniziativa che riunisce scrittori e poeti in un layout multicolore all’insegna della libertà di genere: Alok Vaid-Menon, Amia Srinivasan, André Aciman, Andrew Sean Greer, Brit Bennett, David Sedaris, Douglas Coupland, Elizabeth Acevedo, Emily Ratajkowski, Fatima Farheen Mirza, Hanif Kureishi, Leila Slimani, Melissa Broder, Michael Cunningham, Mieko Kawakami, Murathan Mungan e Chung Serang.
Approccio pro-attivo e sostegno alle librerie indipendenti
Valentino The Narratives consolida il legame della Maison con la cultura e con i luoghi in cui la letteratura dimora con un approccio pro-attivo di “restituzione” alla community. Il marchio continuerà infatti a sostenere selezionate librerie indipendenti e rinnoverà la collaborazione con Belletrist Bookclub, fondato nel 2017 da Emma Roberts e Karah Preiss, promuovendo happening culturali e invitando la comunità a prendere parte a un dialogo aperto.