Proprio la mobilità è stato il tema scelto quest’anno per AI4FUTURE, partendo nientemeno che da Leonardo, secondo il quale ‘Il moto è causa di ogni vita’: "Lo abbiamo imparato bene in questo ultimo anno, in cui gli spostamenti sono stati fortemente limitati e il virtuale è diventato per molti il vero spazio di spostamento, incontro, relazione. Siamo abituati a pensare la mobilità in termini di trasporti fisici, che si tratti degli spostamenti per andare ogni giorno al lavoro o di quelli che spingono i migranti sui gommoni alla ricerca di una vita migliore. Si è parlato e tanto si continua a parlare di sostenibilità, di tecnologie innovative legate alla mobilità e alla transizione ecologica. Si capisce, dunque, che non si tratta più solo di chiedere agli ingegneri e agli economisti di indicarci la strada da percorrere per un progresso che stava dando da anni seri sintomi di fallimento, ma per alcuni sembrava inarrestabile, piuttosto di coinvolgere un gruppo più esteso di stakeholder per ripensare radicalmente che cosa significhi mobilità, includendo quella sociale e lavorativa, la mobilità del nostro corpo rimasto per così tanto tempo fermo nelle case e che rischiamo di trascurare, ma anche la mobilità dei capitali che, a dispetto di questa grande immobilità collettiva, hanno continuato a viaggiare a ritmi sfrenati, soprattutto nel settore del digitale”.