Curioso e inarrestabile sperimentatore, Lavit non tralascia alcun ambito del design e dell’architettura. Oltre all’insegnamento (all’École Spéciale d’Architecture di Parigi) e ai progetti di interni (per lo più in Francia), sta mettendo a punto nuovi prodotti di illuminazione (per Nilufar Gallery e per un brand francese molto tecnico) e di outdoor (per Living Divani, che vedremo nei prossimi mesi). In questa compenetrazione costante tra idea e prodotto non poteva mancare il surface design: “Nella fase iniziale di progettazione parto sempre da tecniche di assemblaggio. A questo punto ho sentito il bisogno di uno slittamento, di cambiare l’oggetto del progetto, di confrontarmi con una grafica o un colore. Sto ultimando alcuni tappeti per la suite di un eco-hotel che ho disegnato a Grazzano Badoglio, nel Monferrato, che aprirà in autunno. Per ora sono pezzi unici, ma mi piacerebbe portarli, magari semplificati, a livello industriale. Ci sono diverse aziende interessate…”.
Nella foto in apertura, essenziale e grafica, la struttura di Lemni, prodotta da Living Divani, si ispira nella forma alla curva algebrica della lemniscata, l’otto rovesciato, simbolo dell’infinito.