Hexagro ha ideato un sistema di orti verticali modulari e automatizzati per gli ambienti indoor. Ispirati ai principi del design biofilico, non richiedono suolo né ampi spazi

Tra le tendenze internazionali che raccontano i nuovi stili di vita post Covid-19, la presenza del verde negli spazi indoor è sicuramente la più longeva e preponderante.

Piante ma non solo; forme, texture, elementi naturali di ogni tipo se introdotti nella progettazione degli spazi – come detta il design biofilico – contribuiscono a migliorare qualità dell'aria, umore, produttività. Ma anche a ridurre lo stress e ad aiutare a vivere gli ambienti domestici, ormai ibridi, e anche quelli prettamente lavorativi in modo più confortevole.

Tra le realtà innovative che fanno del ‘green living’ e dell’economia circolare il cuore del proprio progetto vi è Hexagro, la startup milanese che sta sviluppando la prima piattaforma di urban farming con la visione di garantire a chiunque, ovunque, l’accesso a cibo sano, nutriente e sostenibile a km 0.

Quando l’impresa nasce da un progetto di tesi universitaria

La startup Hexagro nasce dalla tesi di laurea di Felipe Hernandez, founder e ceo, dedicata all'agricoltura rigenerativa e alle tecnologie agricole prive di pesticidi. Nel 2015, Hexagro è stata premiata tra i finalisti del Biomimicry Design Challenge e dal 2016 ha avviato le sue attività a Milano.

Anche il nome è frutto di sperimentazione: ‘Hexagro’ deriva dalla combinazione di due parole, esagono – forma distintiva dei prodotti della startup – e agricoltura. L’esagono peraltro è la forma più efficiente in natura, compatta e versatile, concetti a cui Hexagro si ispira per sviluppare soluzioni di agricoltura verticale scalabili, efficienti, automatizzate e sostenibili.

Vivere green, con tecnologia e design

Adottare stili di vita eco sostenibili, senza escludere a priori il contributo tecnologico – ma anzi sfruttandolo a favore di un approccio green – è possibile. Hexagro infatti unisce tecnologia e progettazione biofilica al fine di rendere ogni ambiente il luogo ideale in cui coltivare cibo. Lo fa attraverso sistemi di vertical farming per interni ed esterni, studiati dalla startup per ridurre la catena alimentare tradizionale e introdurre in modo orizzontale l'esperienza e il lifestyle di agricoltura urbana.

Si tratta di orti verticali indoor modulari – in forma e finiture – e scalabili, ispirati ai principi del design biofilico e ben contestualizzabili in qualsiasi ambiente interno.

Il design biofilico è nato per portare un nuovo modo di progettare e pensare i luoghi in cui viviamo, lavoriamo e siamo educati, al fine di riconnettere le persone al mondo naturale attraverso l'uso di materiali ed elementi architettonici che richiamano la natura attraverso i cinque sensi.

I vantaggi sono evidenti: aumentano le capacità cognitive, la creatività e le prestazioni lavorative, nonché la felicità e l'umore. Seguire il modello della natura può essere di grande beneficio per tutti: questo metodo di innovazione si chiama biomimesi. È, in sostanza, un metodo innovativo in cui il primo passo è capire come la natura abbia già sviluppato soluzioni simili e applicarle in altri campi.

Il Living Farming Tree prende ispirazione dalla struttura ed efficienza degli alberi, creando così una configurazione a 'rami' che può crescere in altezza e larghezza esattamente come un albero. I moduli di coltivazione richiamano la forma esagonale delle celle degli alveari, e le linee morbide dell’ultimo design ricordano le forme naturali di alberi, panorami e conformazioni naturali.

Avere un Living Farming Tree dove si vive o lavora è quindi un concentrato di natura in poco spazio, grazie anche alle finiture in legno e soprattutto alla ricchezza di piante fresche e fragranti coltivate al suo interno.

I Living Farming Tree non sono unici solo per via del loro design, ma anche perché sono orti ‘high tech’: sembra un ossimoro, eppure è un modello realizzabile grazie alla tecnologia aeroponica, ovvero la coltivazione senza terra e un ridotto consumo d'acqua.

L’areoponica, una tecnologia che fa bene a noi e all’ambiente

Gli orti verticali ideati da Hexagro riducono al minimo i consumi di acqua – un bene che mai come oggi necessita di essere preservato e millesimato – e facilitano l’assorbimento dei nutrienti da parte delle piante coltivate. Questo rende quindi il prodotto finito più efficiente dal punto di vista di consumi, ma soprattutto molto più buono lato gusto e salute.

Nei Living Farming Tree le piante sono posizionate in diversi moduli posti a differenti altezze - sono sospese artificialmente - e le loro radici assorbono acqua e nutrienti nel contenitore sottostante. Acqua e sostanze nutritive vengono infatti spruzzate direttamente sulle radici, il che consente una crescita fino a 3/5 volte più veloce delle coltivazioni tradizionali.

Il dosaggio dell'acqua e l'intensità delle luci sono controllati dal sistema IoT, rendendo il sistema completamente automatizzato e progettato per ottimizzare la crescita delle piante.

Il software di gestione automatizzata monitora e controlla ogni parametro agricolo dell’orto da remoto, attraverso specifici sensori collegati in rete.

A completare l’esperienza, e quindi a integrare la parte ‘ludica’ e divertente dell’introduzione di un orto verticale tecnologico di Hexagro, c’è anche l’app per smartphone e tablet, che permette agli utenti di gestire in modo semplice il proprio raccolto, anche da remoto.

Community e sostenibilità

Grazie al network dei sistemi attivati, poi, Hexagro sta dando vita a una vera e propria community di utenti e partner che condividono la stessa visione per un sistema alimentare sostenibile e resiliente.

L’esperienza unica creata dal Living Farming Tree migliora il benessere garantendo l’accesso a cibo sano e fresco e incoraggiando le interazioni tra le persone.

La connessione con le piante, combinata alla disponibilità di cibo fresco e la scoperta di nuove tecnologie e sapori, facilita la creazione di un ambiente sano e riconnette le persone alla natura, al cibo e agli altri.

Tra le mission di Hexagro, che mira a agevolare un approccio più snello e semplificato all’agricoltura urbana e km0, rendendola facile e accessibile, vi è anche quello di raccogliere dati e informazioni sulle piante, sulle persone che approcciano questo stile di vita e sui luoghi, per fornire agli utenti un'esperienza di urban farming sempre più coinvolgente.

Tutte le tecnologie e il know-how sviluppato da Hexagro e dalla community è utilizzato per promuovere progetti sociali e supportare le comunità urbane svantaggiate in tutto il mondo, in contesti in cui le conseguenze del riscaldamento globale, del degrado del suolo e dell'urbanizzazione stanno colpendo maggiormente gli agricoltori.

"Attraverso i nostri progetti sociali riusciamo a chiudere il cerchio del nostro impatto sostenibile" spiega Alessandro Grampa, co-founder di Hexagro. "Portando queste tecnologie anche in paesi in via di sviluppo, ci muoviamo davvero per dare accesso a cibo sano a chiunque, ovunque".