Il tempo imperfetto e le possibilità precluse
Scandito in quattro capitoli che portano il nome di quattro tempi verbali – Presente, Imperfetto, Remoto e Futuro –, il libro si anima nel secondo, dal significativo doppio significato, quando scatta nei protagonisti la voglia di alzare l’asticella, e cambiare, o perlomeno provarci.
“Negli appartamenti sbocciavano le sedie degli Eames originali, le scacchiere di Breuer, le dormouse di Le Corbusier, le lampade di Castiglioni col blocco di marmo forato”. “Anna e Tom non provavano alcun desiderio per quel lusso così sfacciato, ma la sua comparsa sembrava rivelare un orizzonte di possibilità che a loro era precluso”.