Il design nelle mani dei giovani diventa uno strumento di empowerment e ribellione per scardinare la cultura patriarcale, una risposta ai problemi concreti e alle emergenze, una speranza, per offrire a tutti, soprattutto alle persone più fragili, la possibilità di superare le difficoltà e vivere una vita dignitosa.
Un’invenzione cambia la vita: i finalisti del James Dyson Award 2023
Sono venti i progetti finalisti del James Dyson Award 2023, voluto da Sir James Dyson per dimostrare come studenti e neolaureati in ingegneria e design con le loro fresche intuizioni possano impattare positivamente sul mondo.
I vincitori internazionali, che saranno annunciati il 15 novembre, riceveranno b a sostegno delle fasi successive del loro progetto.
Tra le invenzioni: Aisig dei giapponesi Ikuya Tanaka Sergio e Narushima Masaaki, un dispositivo che permette agli ipovedenti di attraversare in sicurezza i passaggi pedonali grazie al riconoscimento delle immagini basato sull'intelligenza artificiale; Ava dello spagnolo Javier Pascual Paredes, spazzolini adattivi per l'igiene personale pensati per gli spastici, e Lunet dell’americano David Edquilang, una protesi meccanica per dita stampabile in 3D per chi ha amputazioni, un progetto che l’inventore intende rendere completamente gratuito e open source per aiutare il maggior numero di persone.
C’è chi è partito da un’esperienza personale, come E Ian Siew che, ispirato dalla difficoltà con cui si è ripreso dopo un’operazione a cuore aperto, con la consulenza del National University Hospital di Singapore ha ideato Auxobrace, un tutore adattivo simile a un gilet che facilita il recupero post-operatorio; al proprio vissuto - e in particolare all’esperienza del covid - si ispirano anche gli studenti polacchi con Boreas, il sistema meccatronico per automatizzare e rendere più efficace la riabilitazione polmonare negli ospedali, colmando la carenza di personale nei reparti.