Certo, non è facile immaginare forme non-forme come queste, letteralmente non ‘pre-vedibili’ e quindi, in un certo senso, non ‘pro-gettabili’.
Ma è appunto questo il ruolo del filone informale nella cultura del progetto, un ruolo paragonabile a quello del cuore nell’organismo, che batte senza ragione e controllo alimentando la vita che ci abita.
E che tale riferimento al senso della corporeità sia più di una metafora lo dimostra un brand come Dame Products, fondato da Alexandra Fine con la missione di colmare il ‘pleasure gap’ che ancora stigmatizza il piacere sessuale femminile rispetto a quello maschile attraverso oggetti ad elevato contenuto estetico e culturale.